Varie, 9 febbraio 2011
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Randi Paola
• Milano 1970. Regista. Esordio con Into paradiso (2010, quattordici minuti di applausi alla Mostra di Venezia) • «[...] allieva di Werner Herzog alla Scuola Holden di Torino [...]» (Fulvia Caprara, “La Stampa” 20/8/2010) • «[...] “Ho cominciato tardi, sono una tardiva” , dice la regista autodidatta. Per seguire le orme familiari si è laureata in Legge “e ho condotto una sorta di doppia vita, per dodici anni ho aiutato mia madre in un’organizzazione no profit di donne per l’economia; parallelamente, facevo di tutto nello spettacolo, il canto sia lirico che jazz ma anche musica brasiliana, tutto quello che capitava. Poi ho fondato una rivista teatrale alla Statale di Milano, recitavo”. Però le piaceva di più la regia: “Sono cresciuta col cinema USA degli anni 70 e i musical. A Roma sono arrivata nel 2001 per una società di comunicazione che si occupa di alta tecnologia nell’audiovisivo. La città mi ha adottata, il lavoro invece una noia mortale. Un giorno il socio della società mi ha detto che aveva scritto un cortometraggio. Te lo dirigo io, ho risposto a bruciapelo. È andata così. Ne ho girato un secondo che è andato al Festival di Torino, Giulietta della spazzatura, con Valerio Mastandrea e Paolo Briguglio che erano miei vicini di casa: uno spazzino si innamora di una ragazza senza averla mai incontrata tramite le cose che trova di lei nella spazzatura”. di corto in corto, s’è ritrovata al Talent Campus del Festival di Berlino, dove selezionano cinquecento giovani di diverse professioni e li mettono a contatto con gli autori che partecipano alla Berlinale: “Ho incontrato Loach, Leigh e il mio mito Walter Murch, l’editor sound designer di Apocalypse Now...”» (V. Ca., “Corriere della Sera” 1/2/2011).