Ferruccio Sansa, il Fatto Quotidiano 9/2/2011, 9 febbraio 2011
SANREMO A SAN LELE
Riflettori puntati: arriva Sanremo. Morandi, Belén, Canalis e cantanti si muovono sul palco. Ma quello che succede dietro le quinte pochi lo sanno. Così il grande pubblico nemmeno sa chi sia Lucio Presta, eppure è lui, manager di artisti, il vero re di Sanremo.
Non il solo, però. C’è un’altra figura che sta mettendo radici sempre più profonde nel Festival e nella vita di Sanremo: Lele Mora. Non si contano più le manifestazioni organizzate da Mora, i posti occupati dai suoi fedelissimi nelle giurie. Per non parlare delle ragazze Bunga Bunga: Francesca Cipriani, Florina Marincea, Lisandra Silva Rodriguez e Sara Tommasi (che, secondo i pm, inviava sms al premier e telefonava a suo fratello Paolo e al ministro Ignazio La Russa) da queste parti sono di casa. Scelte, volute e pagate, come il Fatto Quotidiano è in grado di dimostrare, dal Comune di Sanremo e da società controllate che a Mora e ai suoi “protetti” hanno sborsato centinaia di migliaia di euro. Non casi isolati, quindi, ma un rapporto profondo che fa tremare la giunta di Maurizio Zoccarato (Pdl di rito scajoliano).
Un puzzle che ogni giorno si arricchisce di nuovi tasselli. Gennaio 2010: al Casinò municipale è di scena l’elezione del “Più bello d’Italia”. Il direttore artistico della manifestazione è Le-le Mora. Madrina della serata è proprio Sara Tommasi della scuderia Mora. Nella giuria il superdirettore Alfonso Signorini. Poi Barbara Guerra, Francesca Cipriani, Siria De Fazio, Alessandra Sorcinelli, Barbara Faggioli. Insomma, a Sanremo si era trasferita la compagnia di giro delle serate ad Arcore.
SANREMO, UN FEUDO
del clan Mora. Daniela Cassini, combattiva consigliera comunale di opposizione, si è appuntata altri episodi: “Elenoire Casalegno della scuderia Mora è stata madrina della manifestazione Corso Fiorito 2010 percependo, a quanto ci risulta, un cachet di 6.000 euro per la presenza più ospitalità”.
L’episodio più clamoroso: nel giugno 2010 la società Sanremo Promotions (controllata dal Comune di Sanremo con l’89% delle quote e dai comuni di Taggia e Ospedaletti) decide di lanciare una campagna pubblicitaria per risollevare l’immagine della Città dei fiori. L’incarico – senza gara – viene affidato alla Lm che, ricorda Cassini, “è amministrata dai figli di Mora e risulta essere per metà di una società lussemburghese e per metà di Andrea Carboni, figlio di quel Flavio ritenuto dai pm uno dei capi della loggia P3”.
La Lm, come emerge dalle fatture in possesso del Fatto Quotidiano, percepisce circa 100 mila euro, che vengono pagati dalla Sanremo Promotions che poi si rivale sul Comune. Insomma, a pagare Mora sono le casse pubbliche. Testimonial sono Cipriani, Marincea e Rodriguez, già ospiti ad Arcore. Per una mattina di lavoro e una fotografia in costume da bagno guadagnano 48 mila euro.
Ma il boccone più sostanzioso per Mora è, ovviamente, il Festival . Certo, il timone della manifestazione è strettamente in mano alla Rai, ma il Comune può dire la sua. E puntualmente la scelta cade su persone della scuderia Mora.
DANIELA CASSINI spiega: “Sanremo Promotion organizza per il Comune la manifestazione Area Sanremo che ha il ruolo chiave di selezionare i giovani che possono accedere al Festival”. E aggiunge: “Oltre al contributo annuale consueto per l’attività generica, il Comune tra ottobre e novembre 2010 ha finanziato Area con altri 60 mila euro. La convenzione per l’organizzazione della manifestazione prevede un Comitato Artistico e due Commissioni di valutazione e selezione per le sezioni Lab
(inediti lingua italiana) e Doc (dialetto). I membri designati (3 per ogni sezione) devono avere ‘comprovata capacità ed esperienza nel settore musicale’”. Ed ecco che su undici membri almeno tre fanno parte della scuderia Mora: “Il dj Ringo che è responsabile artistico, poi la showgirl Elenoire Casalegno nella selezione Lab e Platinette nella sezione Doc”. Ci sono poi direttori d’orchestra, musicisti stimati come Roy Paci e un giornalista (del Giornale). Ma qual è la spesa prevista per le commissioni? “Nel piano economico della manifestazione – spiega Cassini – sono previste due voci: 88 mila euro per il Comitato Artistico più 32.400 euro per Commissione valutazione”.
Ma la giunta di Sanremo è davvero così vicina a Lele Mora?: Il sindaco Zoccarato giura: “Macché, io l’avrò incontrato un paio di volte per lavoro”. Cassini e l’opposizione non sono d’accordo: “Se non ci si fossero messe di mezzo Ruby e l’inchiesta sulla prostituzione, a Mora sarebbe potuta finire anche la promozione del Casinò e del Festival. Contratti a sei zeri”. Cassini conclude: “Mora e i suoi a Sanremo hanno ottenuto lavori per centinaia di migliaia di euro. Mentre il Comune tagliava i fondi agli asili e al volontariato”.