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 2011  febbraio 08 Martedì calendario

Lanzinger Matthias

• Abtenau (Austria) 9 dicembre 1980. Ex sciatore alpino. Protagonista di una spettacolare caduta durante il superG di Kvitfjell (Norvegia) del 2 marzo 2008, subì l’amputazione della gamba sinistra all’altezza del ginocchio (unico caso nella storia della coppa del mondo) • «[...] Mai una vittoria, solo un terzo posto in Coppa del mondo, ma in Austria quelli come lui sono venerati [...] Orribile, la caduta di Lanzinger, ma non più di tante viste in questi anni. Il superG di Kvitfjell è veloce come una lama, il vincitore Streitberger, compagno dello sfortunato austriaco, tocca i 112 kmh. Lanzinger sta uscendo dal percorso, si lascia quasi andare contro una porta, ma l’impatto è durissimo, nel capitombolo perde conoscenza e la gamba sinistra viene contorta più volte prima dell’arresto contro le reti. Qui comincia il calvario. I soccorsi sono rapidi, ma non c’è niente di meglio di una slitta per scendere al traguardo. Di elicotteri con barella e soccorritore assicurato ad un cavo d’acciaio, neanche a parlarne (costa troppo?). Finalmente si trova un elicottero privato, utilizzato per il trasporto di Vip. Ma i tempi si stanno dilatando. Il primo trasporto è verso Lillehammer, a 40 km di distanza, ma il medico austriaco, furente, ordina di proseguire fino a Oslo perché non ritiene idonea la strumentazione per le emergenze. Alla clinica universitaria della capitale Lanzinger viene finalmente operato. Non sono tanto la frattura di tibia e perone a preoccupare, quanto i problemi vascolari legati all’irrorazione sanguigna della gamba. In Austria sono pronti a rimpatriare l’atleta - in coma artificiale - nella clinica del prof. Trost, l’uomo che salvò la gamba di Hermann Maier caduto in moto nel 2001, ma stavolta non c’è tempo. Bisogna intervenire subito, e non basta nemmeno quello. Il primo intervento va a vuoto. Il secondo [...] pure. Monta la rabbia degli austriaci, convinti dai loro specialisti che in condizioni normali si tratterebbe di un intervento di routine. Nella notte, la decisione più triste: gamba amputata, sotto il ginocchio. Il portavoce Robert Brunner, amicone di Tomba, la annuncia in lacrime. Per l’allenatore Rainer Gstrein “è il giorno più crudele della mia vita”. Il dottor Engebretsen dichiara di aver consultato la fidanzata, i genitori Mathias e Katharina, lo stesso Lanzinger, senza specificare quale sia stata la sua reazione. “Una cosa tragica” sospira Kristian Ghedina guardando e riguardando le immagini della caduta. La grande Alexandra Meissnitzer, compaesana di “Lanzi”, si lamenta: “I nostri sci e le nostre piste sono sempre più veloci, e non abbiamo carrozzeria. Ormai la F.1 è più sicura dello sci”. [...]» (Mattia Chiusano, “la Repubblica” 5/3/2008).