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 2011  febbraio 08 Martedì calendario

Il tempio del Samba va in cenere Carnevale a rischio - Un sogno di cartapesta andato completamente in cenere

Il tempio del Samba va in cenere Carnevale a rischio - Un sogno di cartapesta andato completamente in cenere. Rio de Janeiro si è svegliata ieri mattina piangendo la sua festa più importante, il Carnevale, che quest’anno si svolgerà tra il 5 e l’8 marzo. Una colonna di fumo alta quasi 500 metri ha invaso la baia di Guanabara, dove sorge la «Città del Samba», un’area pari a dieci campi di calcio, che dal 2006 viene concesso ad una quindicina di scuole per realizzare i carri allegorici, ma anche le sculture di cartapesta e i costumi di chi sfila a piedi. Sei carri sono andati completamente distrutti, così come il 90 per cento delle maschere e quattro magazzini. Danneggiato pure il museo del Carnevale. Al momento si ignorano le cause del disastro. Più di 15 automezzi e un centinaio di pompieri si sono prodigati per spegnere l’incendio. E ad un certo punto si è temuto anche per il vicino aeroporto Santos Dumont, ma per fortuna l’emergenza è poi rientrata. La fitta linea di fumo nera si è così trasformata nel simbolo del dolore di un’intera metropoli. Le fiamme hanno distrutto il lavoro di quattro scuole di samba non risparmiando neppure il resto, a cominciare dai carri delle scuole União da Ilha, Portela e Liesa, a fatica evacuati dall’edificio. L’incendio, per fortuna, non ha causato vittime ma solo un ferito: un uomo che dormiva all’interno è stato ricoverato in ospedale per intossicazione. A bruciare è stato anche il sogno di una città che aspettava da un anno di dar sfogo alle sue emozioni più profonde, ma pure alla sua straordinaria creatività, attraverso le sfilate che l’hanno resa famosa in tutto il mondo. «Il nostro Carnevale è stato completamente distrutto», dice disperato Alex Fab, il responsabile della scuola di samba Harmonia da Portela il cui deposito ora appare come un desolato cumulo di cenere. Intanto si cominciano a fare i primi bilanci dei danni, stimati intorno ai 10 milioni di reais, quasi 5 milioni di euro per scuola. Il più colpito è stato il magazzino della Grande Rio che ha perso tra le fiamme tutti i carri e oltre quattro mila costumi. Il presidente Helinho de Oliveira è disperato: «Non ci rimane altro che tentare di partecipare comunque al Carnevale. Purtroppo - aggiunge - quella di quest’anno sarà una festa profondamente diversa». Nei Filardes, a capo della scuola União da Ilha, non regge all’emozione e scoppia a piangere come un bambino. «L’unica consolazione è che nessuno di noi è rimasto ferito. Il Carnevale, anziché festa, oggi è solo tristezza - dice -. Chiediamo un aiuto alle autorità e alle altre scuole: non vogliamo perdere per sempre la nostra allegria». Pochi i danni per la scuola Tom Maior, che voleva omaggiare il Partito dos Trabalhadores dell’ex presidente della repubblica Lula facendolo sfilare insieme ad un gruppo di suoi amici politici. Il tam tam della solidarietà ha comunque raggiunto i centri di potere. Il sindaco di Rio Eduardo Paes si è affrettato a spiegare che «non c’è ragione che le scuole colpite non sfilino, il Comune offrirà tutto l’appoggio possibile perché si possa comunque dar vita ad un Carnevale quasi normale. Cominceremo a ricostruire la “Città del Samba” già a partire dalla prossima settimana». In ogni caso, questo è sicuro, sarà una corsa contro il tempo.