Francesco Paglianisi, Plus24 5/2/2011, 5 febbraio 2011
TORNA L’INTERESSE PER I TITOLI RIFUGIO - I
Paesi meno virtuosi sentono l’esigenza di riformare sotto la pressione dei mercati, ma quando questa diminuisce abbassano la guardia. La Germania lo sa, ha deciso di salvare l’euro, Weber ha rilasciato dichiarazioni morbide nei confronti d’ipotesi di ristrutturazione dei debiti periferici e forse aumenteranno le disponibilità del fondo salva stati, ma sarà necessario applicare dei limiti rigidi sul deficit e sul rientro del debito in rapporto al Pil ed applicare riforme che consentano la sostenibilità economica. La discussione si è appena aperta e probabilmente si prolungherà fino al 4 marzo, data fissata per il Consiglio europeo che cercherà di varare il nuovo accordo sui parametri di Maastricht. Ipotizziamo che i paesi periferici cercheranno d’opporsi e di far passare un accordo che sia il più flessibile possibile. Su queste reazioni gli spread potrebbero tornare ad allargarsi. Lo spread Btp-Bund si trova a quota 125, minimo del 2010 e da questi valori non si può escludere un ritorno dell’avversione al rischio. Per quanto lo scenario rimanga di moderata crescita e per quanto il sentiero di medio lungo periodo viaggi verso un aumento dei rendimenti, è possibile a breve una reazione tecnica del Bund. Operativamente potrebbe essere corretto alleggerire il tasso fisso italiano e riposizionarsi sul Bund che da quota 122,50 potrebbe colpire la fascia compresa fra quota 123,50 e 124.