Castiglia Masella, Il Sole 24 Ore 5/2/2011, 5 febbraio 2011
A BELLUNO È RECORD DI SECONDE CASE
Cortina è troppo cara? Nel bellunese non mancano opportunità più accessibili per chi cerca un’abitazione per le vacanze. Come dimostra la forte concentrazione di seconde case (talvolta più della metà del parco immobiliare) che si registra nelle località del territorio.
La bellezza dei luoghi, la possibilità di praticare sport invernali, anche nei comprensori del confinante Trentino, gli investimenti continui sugli impianti per il loro riammodernamento e una tradizione enogastronomica tra le migliori rappresentano d’altra parte elementi di indubbia attrattività.
A comprare, molti veneti, diversi emiliano-romagnoli, friulani e non mancano acquirenti provenienti da altre parti d’Italia; mentre il mercato degli affitti è alimentato soprattutto dai turisti dell’Est europeo.
Le seconde case, tuttavia, qui come altrove chiuse per gran parte dell’anno, non portano grandi benefici all’economia locale e perciò alcuni comuni hanno iniziato a introdurre, per le nuove abitazioni, superfici minime, capaci di arginare fenomeni speculativi.
A Rocca Pietore, ad esempio, i non residenti possono ora acquistare case nuove se almeno di 80 metri quadrati.
Il comune, insieme a Selva di Cadore, Alleghe e Arabba, è tra quelli a sud-ovest di Cortina uno dei più richiesti e anche il più economico. Pur non essendo molto soleggiata, la località può contare sulla presenza dell’imponente funivia che conduce sino al punto più alto della Marmolada. Da qui si dipana la "bellunese", la pista ritenuta tra le più belle delle Alpi, che, attraversando il ghiacciaio, ridiscende a Malga Ciapela, punto di partenza dell’impianto, e località sulla quale qualche anno fa si sono accesi i riflettori perché destinata a ospitare un resort cinque stelle da circa 250 camere.
A Rocca Pietore, per acquistare il nuovo ci vogliono mediamente 3/4mila euro al mq. A Selva di Cadore ce ne vogliono 4/5mila. Alleghe, località che offre una cinquantina di piste, per oltre 80 km e quasi 30 impianti di risalita, ha quotazioni analoghe a Selva. I prezzi salgono invece ad Arabba, frazione di Livinallongo del Col di Lana, che fa parte del Dolomiti SuperSki, ed è collegata da una parte a Malga Ciapela (anch’essa nel circuito SuperSki) e, dall’altra, con l’Alta Badia e la Sellaronda.
«Ad Arabba negli anni scorsi si è costruito molto – dice Massimo De Vallier, titolare dell’agenzia Marmolada –. Oggi si lavora soprattutto con l’usato. Il nuovo vale comunque 7-8mila euro al mq. I prezzi sono rimasti stabili ma la crisi ha dimezzato le vendite».
Ed è ancora la congiuntura negativa ad allontanare dal cuore dei compratori rustici e fienili, storici oggetti del desiderio di chi cerca una casa per le vacanze. L’offerta in zona è discreta e i prezzi, se da ristrutturare, oscillano tra 100 e 200mila euro. Tutto ciò che va oltre, è fuori mercato.
«A spaventare gli acquirenti – commenta Fabio De Mattia, titolare di Val Fiorentina – sono però i costi di ristrutturazione. A volte ci vuole anche il doppio del prezzo pagato». Così ci si orienta su abitazioni meno impegnative come il classico appartamento con due camere.
A est di Cortina, l’offerta è adeguata alla domanda e le quotazioni più basse. «Il comprensorio si sta riprendendo – afferma Daniela Piovesan di Capitalcasa – ora che l’industria del l’occhialeria, che negli anni passati aveva causato un rallentamento del turismo, si sta sempre più delocalizzando».
Tra i paesi più richiesti, Santo Stefano di Cadore e Auronzo. Nel primo caso i prezzi del nuovo oscillano tra 2 e 3mila euro; nel secondo da 2 a 2.500. «In media – dice Luca Squizzato, titolare dell’Immobiliare Carlotta – ad Auronzo un appartamento vale 150/200mila euro. Il centro è ricercato, ma ci sono altre zone con caratteristiche di attrattività interessanti. Ad esempio, per il panorama o la vicinanza agli impianti. Dipende un po’ dai gusti».