Guido Olimpio, Corriere della Sera 05/02/2011, 5 febbraio 2011
NON SOLO CALCIO. COSI’ DIBENEDETTO CAMBIERA’ LA ROMA —
Thomas DiBenedetto, il possibile acquirente della Roma, viene da Boston, una città dove il calcio ha il ruolo di Cenerentola. E non potrebbe essere diverso. La concorrenza è forte. Qui i tifosi si scaldano e soffrono per altri sport, profondamente americani. Con team che hanno una lunga storia alle loro spalle. Su tutti i mitici Celtics nel basket, poi i Red Sox del baseball e i Patriots del football. I colori sono il verde, il rosso, il blue. Quanto al «soccer» , Boston ospita i New England Revolution, squadra che naviga a metà classica nel girone orientale del campionato statunitense. Con questo team hanno giocato due giramondo del calcio come Alexi Lalas — un passato nel Padova, oggi commentatore tv — e Walter Zenga, l’uomo ragno. DiBenedetto non è poi così lontano dal mondo sportivo. Dal 1978, infatti, possiede una quota di minoranza dei Red Sox, e più di recente — attraverso dei soci— è presente nella Premier League con quote del Liverpool, altro nome glorioso. Ora, dopo aver puntato sul baseball, è convinto che valga la pena investire sulla Lupa e per questo ha chiamato a raccolta alcuni partner per formare una cordata. Obiettivo la nuova sfida in Italia. L’acquisizione, nei piani dell’uomo d’affari, deve essere solo il primo passo. Se l’operazione andrà in porto, il gruppo statunitense vuole trasformare la Roma in una «media company» . Una società che parte dal calcio ma che si espande ad altri settori usando un marchio e un nome che hanno grande presa. E non solo nel nostro paese. Del resto il «campo» sul quale si muove DiBenedetto è molto ampio. Con il Boston International Group ha interessi nelle comunicazioni, nelle società di sicurezza che forniscono intelligence e analisi, nel mercato immobiliare, nei fondi di investimento e in una miriade di altre cose. Dunque non sorprende che voglia mettere del denaro anche nella seria A. Di origini campane (altri lo definiscono abruzzese), sulla sessantina, Thomas è sposato con Linda e ha cinque figli. Uno di loro ha giocato per qualche tempo nei Red Sox, però non ha avuto grande fortuna. Molto discreto, iperattivo, DiBenedetto viene descritto da chi lo conosce come un personaggio ambizioso e con tante idee. Thomas ha il suo quartier generale a Boston ma il lavoro lo porta spesso a Miami, dove cura gli affari e si regala qualche giornata di sole per sfuggire al clima duro del Massachusetts. Già, il grande freddo che attanaglia gran parte degli Stati Uniti. L’evento che insieme all’Egitto e, soprattutto, all’imminente finale del Superbowl a Dallas— a sorpresa sotto la neve — occupa le prime pagine dei giornali. La vendita della Roma al gruppo americano resta — per ora — una notizia per pochi appassionati.
Guido Olimpio