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 2011  febbraio 03 Giovedì calendario

LA RUSSIA DICE ADDIO ALL´ULTIMO COMPAGNO

Addio compagno. La Russia cancella dal suo vocabolario il termine tovarish, la parola più pronunciata per quasi 80 anni nel paese più grande del mondo. Così aveva deciso il compagno Lenin subito dopo la rivoluzione e così si fece indistintamente fino al crollo dell´Urss nonostante le riforme del compagno Gorbaciov, che si lasciò perfino celebrare all´estero con la canzone «Tovarish Gorbaciov».
Tutti erano tovarish. Dal segretario del Partito al ragazzo che spala la neve dai marciapiedi, il compagno recluta e il compagno generale, compagni studenti agli ordini del compagno professore. Con la fine del comunismo la parola era scomparsa dal linguaggio ufficiale ma, per uno di quei meccanismi psicologici difficili da spiegare, era pur sempre rimasta nell´uso comune. Limitata però a una sfera particolare. Rimaneva il modo più abituale per rivolgersi agli agenti e ai funzionari di polizia. Adesso, per legge, sparirà anche da questa piccola nicchia. La riforma della polizia, varata ieri dalla Duma, prevede infatti esplicitamente che gli agenti vengano chiamati come tutti gli altri lavoratori con l´appellativo gospodin, signore.
Furiose le polemiche. Tra i comunisti, che sono i soli a usare ancora tovarish tra di loro. Ma anche tra molti che ritengono il termine signore troppo rispettoso e sottomesso per usarlo con un poliziotto.
La stessa riforma della polizia è in realtà un´operazione simbolica, anche se molto costosa. Alla ricerca di un antidoto alla corruzione che corrode storicamente tutto l´apparato, il governo Putin ha pensato intanto di cambiarne il nome. Da oggi si chiamerà finalmente Polizia e rinuncerà all´antica denominazione rivoluzionaria di Milizia. Un termine voluto, anche questo, da Lenin per evocare la matrice popolare e volontaria delle prime ronde per la sicurezza. Il cambio, che comporterà modifiche a milioni di insegne, targhe, scritte sulle auto, mostrine, dovrebbe, secondo il governo, «contribuire a dare un´immagine più efficace e moderna e ispirare la creazione di una nuova generazione più limpida e solerte di agenti».
La parola Milizia, da tempo associata a immagini di violenza e prevaricazione, non lascerà molti rimpianti. Diverso il discorso per tovarish che ha ormai quasi un valore letterario. Lenin voleva imporre il concetto di una uguaglianza assoluta. Prima dell´abolizione della servitù della gleba, 140 anni fa, i signori si rivolgevano al resto del mondo direttamente con il nome, o più spesso con appellativi vari. «Contadino, fai questo», oppure «Vecchio, fai passare». Nella prima Costituzione, concessa dopo la Rivoluzione del 1906, lo Zar cercò di imporre l´appellativo di signore per tutti, con risultati risibili e perfino con il rifiuto sprezzante dei nobili di Corte. Ecco perché l´invenzione di tovarish attecchì subito. Poter pronunciare "Compagno dottore", "Compagno avvocato" o addirittura "Compagno Stalin" equivaleva per molti a un riscatto secolare. Con le inevitabili degenerazioni. «Calma compagni - scriveva Majakovskij - lasciamo parlare il compagno mitragliatore».