PIERO COLAPRICO , la Repubblica 3/2/2011, 3 febbraio 2011
PAGATO CENTOMILA EURO PER FARE IL DJ DA SILVIO LA STRANA STORIA DI MARIANI - MILANO
«Follow the money», segui i soldi, e trovi sempre qualche sorpresina. Ieri Noemi Letizia, una delle tre minorenni frequentate dal premier. E oggi, dall´ormai famoso conto del bunga bunga aperto alla filiale Montepaschi di Milano 2, spunta nientemeno che Danilo Mariani. E chi sarebbe questo carneade?, ci si può domandare.
Eppure, il signor Mariani, 48 anni, è il dj-pianista del presidente Silvio Berlusconi nelle serate incandescenti di Arcore. È a lui che - dal conto gestito da «Spinaus», dal ragionier Spinelli - arriva la bella sommetta di 100mila euro. Mariani, che riceve i soldi quest´anno, era rimasto acquattato per anni nella penombra dei diodi. Sono state le indagini difensive, firmate Ghedini-Longo, a trasportarlo in piena luce. E troppa luce, in un piano bar, non va mai bene.
Uno che cita Mariani è l´indagato non secondario Lele Mora. Certo, per lui, uomo di spettacolo, «la cosa più oscena che si faceva ad Arcore era cantare...». C´era «tale Danilo, intrattiene gli ospiti, mettendo su anche i cd per il karaoke». Con Lele, con Emilio Fede, sono in tanti a ricordare (nei verbali difensivi) questo toscanaccio. Da Giorgio Puricelli, massaggiatore del Milano diventato consigliere regionale con il ciellino Roberto Formigoni all´onorevole pdl Marlarosaria Rossi. Dalla brianzola Roberta Nigro alla ventiseienne cagliaritana Barbara Faggioli. Come non ascoltare dunque Danilo?
«Suono musica per lui (Berlusconi) dal 2006 (...) e sono molto spesso ad Arcore quando lui è lì (...) Spesso ho suonato per i figli, anche a cene con esponenti politici nazionali e internazionali». Durante i vari incontri, gli atteggiamenti delle donne e dei partecipanti in genere avevano - gli viene chiesto - implicazioni di natura sessuale? «No, no, assolutamente no» risponde; e poi, via, il presidente non rimaneva mai solo: era «sempre insieme con me, con il personale di servizio e gli ospiti». Niente spogliarelli, niente «scene di attività etero o omosessuale» (questa è nuova). «Lei - gli chiedono - ricorda una donna di nome Ruby?» La risposta è precisa: «Sì, associo questo nome ad una ragazza mora, alta, di età intorno ai 20-23 anni».
Purtroppo per questa linea difensiva spericolata, tre donne, senza conoscersi l´una con l´altra, hanno confermato ai pm un´altra verità. «Un puttanaio», dice una. «Inorridita», dice un´altra. «Non me la sono sentita», dice una terza.
Il conto corrente «numero 1», intestato a Berlusconi costruttore di città satelliti, sta diventando cruciale. Accanto al pianista da 100mila euro e alla mamma di Noemi, svela la sua essenza di «cassa continua» per decine e decine di ragazze, «spesso straniere». E, come ha rivelato ieri il Sole 24ore, tra il 2007 e il 2008 alla cassa della banca si presentano un paio di volte al mese, ma sempre di lunedì e venerdì, alcuni uomini fidatissimi del presidente del Consiglio, tra i quali l´immancabile «Spinaus»-Spinelli. Prelevano cash da capogiro: somme che oscillano tra i 300 e i 500 mila ogni volta e, con le mazzette infilate nelle tasche interne di giacche e cappotti, mai una valigetta, i funzionari tornano nelle segrete stanze Mediaset.
Tanti questi prelievi in contanti, ma anche tracce a go-go di bonifici, dai 10mila ai 50mila euro, con accanto nomi femminili. Sarà una coincidenza, ma questi soldi volano da banca a banca quando? Nei giorni dello scandalo sulle foto scattate nelle ville sarde del premier. Qualcuno chiese a un autista una spiegazione sui troppi contanti: «A cosa servono? A comprare le caramelle per le bambine» era stata la risposta. Sembrava una battuta.