ANTONELLO CAPORALE, la Repubblica 3/2/2011, 3 febbraio 2011
MI FACCIA MINISTRO E PASSO SUBITO CON IL CAVALIERE"
«Mi faccia ministro, anche sottosegretario può andare. Se non gli garba mi nomini delegato del governo. Ma prima si presenti con i soldi. Venti miliardi di euro e passo con lui»
L´ingegnere Aurelio Misiti è veramente un uomo del fare. Calabrese di Melicucco, in vita sua ha deliberato passi e sottopassi. Non parla, programma. Non discute, disegna traiettorie. Ha la testa di cemento armato.
Lei era comunista quando c´era il Pci.
«Chiuso il partito, chiuso il libro dei sogni».
Con Di Pietro quando c´era Di Pietro.
«Comanda De Magistris, almeno in Calabria dove dovevo operare io».
Non l´hanno fatta operare.
«Impossibilitato».
Poi è passato con l´Mpa quando era Mpa
«Questo Lombardo bada unicamente alla sua Sicilia. S´era invece detto di fare un partito del Sud».
Ora le tocca Berlusconi.
«Io vado a progetto, e sto con chi accetta».
Fulgido esempio di deputato a progetto.
«Mi hanno appena chiamato per invitarmi alla cena con Lui».
La corteggiano, e hanno ottimi motivi. Lei sarebbe prezioso.
«Ma io non vado alle cene, e Berlusconi mi cerca solo per fare numero, ha le necessità contingenti del voto sulla giustizia. A me, se permette, interessa altro».
Il suo progetto.
«L´alta velocità ferroviaria da Salerno a Palermo. L´Italia non può finire a Roma. E il governo deve mettere sul piatto i 20 miliardi di euro di fondi Fas che ha tolto al Sud».
Tremonti collasserà!
«Non tutti e non subito. Un piano decennale di reinvestimento».
La Calabria ha finalmente un paladino.
«Ma la delega per questa grande opera dev´essere affidata a me. D´altronde lei parla con un signore che ha fatto il presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici».
Il curriculum è eccellente.
«Anche commissario alle grandi opere, ho guidato l´Acea, ho fatto tantissimo».
Lavora 18 ore al giorno.
«Indomabile».
Sprigiona una forza indiscutibile.
«Anche Berlusconi è uomo del fare. Devoto alla fatica».
Creativo, insuperabile.
«Amante del bello, zeppo di slanci».
Unico, un po´ come lei.
«Per Villa Certosa mi chiese di mandargli un geologo capace di valorizzare le sue rocce. Ero ai Lavori pubblici. Gli mandai il più bravo».
Ama anche i vulcani.
«Tacendogli però un fatto significativo».
Le tese un tranello?
«Il geologo era comunista!».