varie, 4 febbraio 2011
Dominika Synowiec detta Kri, 17 anni. Figlia unica di due polacchi, viveva coi genitori a Capena e frequentava, a Monterotondo, la quarta classe dell’istituto professionale per il commercio, il turismo e la grafica
Dominika Synowiec detta Kri, 17 anni. Figlia unica di due polacchi, viveva coi genitori a Capena e frequentava, a Monterotondo, la quarta classe dell’istituto professionale per il commercio, il turismo e la grafica. Brava a scuola, bellina, occhi vispi, volto piccolo e tondo, sempre a dieta perché si vedeva grassa, era disperata perché il fidanzato l’aveva lasciata per mettersi con un’altra. L’altra mattina verso le 6 scrisse su Facebook «Ti ho amato, addio» e «Paradiso sto arrivando», poi il padre Jarek, operaio alla Mercedes, la accompagnò come d’abitudine a scuola e quando la salutò lei scoppiò a piangere abbracciandolo forte. Alle 9 si alzò dal banco per andare in bagno, poi entrò in palestra, prese una corda, si infilò nella toilette, fissò un estremo della fune al tubo dello sciacquone, ha passò l’altro capo attorno al collo, lo annodò, salì sul water e poi si lasciò cadere. A trovarla che penzolava fu una bidella. Sul lavandino, una lettera di quattro pagine per i genitori. Alle 9 di mattina di venerdì 4 febbraio nell’istituto professionale "Marco Polo" a Monterotondo, piccolo centro a nord di Roma.