Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  febbraio 03 Giovedì calendario

Barbara Bobulova. È Luisa, la madre svampita di Immaturi, il film di Paolo Genovese. «A scuola ero una frana, soprattutto nelle materie scientifiche, mi arrampicavo sugli specchi e mi conquistavo i voti recitando… l’ho fatto anche alla maturità

Barbara Bobulova. È Luisa, la madre svampita di Immaturi, il film di Paolo Genovese. «A scuola ero una frana, soprattutto nelle materie scientifiche, mi arrampicavo sugli specchi e mi conquistavo i voti recitando… l’ho fatto anche alla maturità. In quel periodo ero in teatro con Romeo e Giulietta e ho recitato un monologo di Shakespeare… alla commissione è piaciuto e l’esame si è risolto così» *** «Sono una molto precisa, non mi dimentico mai un appuntamento […]. Nella vita quotidiana sono molto concreta, razionale e ho molto senso pratico». *** Ha due bambine dal compagno Alessandro Casale. «Sono nata sotto un regime totalitario e sono cresciuta in un ambiente molto rigido. Ma ora che sono madre ritengo che crescere i figli in un sistema totalitario sia più semplice che crescerli in una democrazia dove non ci sono limiti. […] Penso che abbiano troppi stimoli i bambini di oggi. Le faccio un esempio: io non ho ancora portato mia figlia al cinema a vedere un cartone animato. Perché penso che una bambina di 4 anni non ce la faccia a seguire un film di un’ora e mezzo, non lo capisce, si stanca… Li facciamo crescere inutilmente in fretta. Sarò un po’ controcorrente ma per me anche quella è una violenza».