LV, il Giornale 2/2/2011, pagina 17, 2 febbraio 2011
Imprese, una su tre è in perdita - Una società su tre è in perdita: è il primo dato che balza immediatamente all’occhio scorrendo le dichiarazioni Ires ( l’imposta sui redditi delle società) presentate dalle aziende nel 2009
Imprese, una su tre è in perdita - Una società su tre è in perdita: è il primo dato che balza immediatamente all’occhio scorrendo le dichiarazioni Ires ( l’imposta sui redditi delle società) presentate dalle aziende nel 2009. Una fotografia che rispecchia una situazione in cui oltre il 99% delle imprese è di dimensioni piccole o piccolissime: e non a caso il 52% dell’Ires viene dichiarato da quello 0,8% che corrisponde alle aziende maggiori. Il 57% delle società fino a 500mila euro di volume d’affari dichiara invece solo l’8% dell’imposta. E soltanto il 60% delle società di capitali, nel 2008 - anno a cui si riferiscono le dichiarazioni - ha dichiarato in positivo un reddito fiscale (61% nel 2007). Un dato su cui, ovviamente, pesa la crisi economica che, già a partire dal quarto trimestre del 2008, ha iniziato a dare segnali preoccupanti. Come nelle previsioni, inoltre, emerge una forte concentrazione del reddito d’impresa nelle regioni del Centro e del Nord; nel Sud e nelle Isole viene dichiarato solo il 9% del totale. La vera novità, per quanto annunciata, è il calo dei versamenti: il reddito totale,infatti, non è cambiato ma nel 2008 l’imposta media pagata dalle imprese è diminuita di circa il 18%. Il motivo sta nella riforma dell’imposta sui redditi delle società e dell’Irap, entrata in vigore proprio quell’anno, che ha rideterminato le basi imponibili e ridotto le aliquote (l’Ires dal 33 al 27,5% e l’Irap dal 4,25 al 3,9%). Di conseguenza, come spiega il Dipartimento delle Finanze, l’aliquota Ires si è alleggerita di circa il 17%. L’imponibile complessivo delle società di capitali è stato così pari a 137,2 miliardi di euro in lieve diminuzione rispetto ai 138,7 miliardi dichiarati nel 2007. L’imposta media per le società assoggettate a tassazione ordinaria è passata da 54.873 a 44.530 euro. Per quanto riguarda infine i settori produttivi, le società che maggiormente contribuiscono all’imposta netta (circa il 65%), sono quelle che operano nei settori manifatturiero ( 32,4%), attività finanziarie e assicurative ( 16,8%) e commercio (15,5%).