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 2011  febbraio 02 Mercoledì calendario

Quando Cossiga fece intervenire l’Arma alla riunione del Csm - Non ha violato solo l’abitazione della nostra cronista, Anna Maria Greco, e la redazione romana del Giornale l’in­chiesta romana per abuso d’ufficio a ca­rico della presunta fonte sul procedi­mento disciplinare del 1982 a carico di Ilda Boccassini, Matteo Brigandì

Quando Cossiga fece intervenire l’Arma alla riunione del Csm - Non ha violato solo l’abitazione della nostra cronista, Anna Maria Greco, e la redazione romana del Giornale l’in­chiesta romana per abuso d’ufficio a ca­rico della presunta fonte sul procedi­mento disciplinare del 1982 a carico di Ilda Boccassini, Matteo Brigandì. I cara­binieri hanno bussato anche alla porta del Csm. E non è la prima volta che acca­de. Vent’anni fa, fu l’allora presidente della Repubblica a inviare sempre i ca­rabinieri a Palazzo dei Marescialli. Ac­cadde nel ’ 91, il 14 novembre, quando il presidente-picconatore ritirò la convo­cazione di una­riunione del plenum nel­la quale erano state inserite cinque pra­tiche sui rapporti tra capi degli uffici e loro sostituti sull’assegnazione degli in­carichi. Cossiga riteneva che la questi­o­ne non fosse di competenza del plenum e avvertì che se la riunione avesse avuto luogo avrebbe preso «misure esecutive per prevenire la consumazione di gravi illegalità». I consiglieri del Csm si oppo­sero con un documento e si riunirono. In piazza Indipendenza, alla sede del Csm, affluirono i blindati dei carabinie­ri e due colonnelli dell’Arma vennero inviati a seguire la seduta. Ma il caso fu risolto subito, perché il vicepresidente, Giovanni Galloni, non permise la di­scussione.