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 2011  febbraio 02 Mercoledì calendario

LA COSTA D’AVORIO VA IN DEFAULT E PRECIPITA NEL CAOS POLITICO


La Costa d’Avorio è entrata in default ieri, dopo non essere riuscita a onorare il pagamento di 29 milioni di dollari di interessi. La nazione africana, che secondo il Fondo monetario internazionale dispone di riserve per 3,3 miliardi di dollari, è in preda a una vera e propria crisi politica e sociale, dopo che nelle recenti elezioni sia il presidente uscente Laurent Gbagbo che il suo avversario, Alessane Ouattara, hanno dichiarato di essere i vincitori della tornata elettorale. Gbagbo ieri ha assicurato che la nazione ha il denaro necessario per ripagare il debito e che lo farà quanto prima, anche se non ha fissato una data sicura in cui la Costa d’Avorio dovrebbe onorare il debito. Sempre ieri intanto il primo ministro, Guillaume Soro ha spiegato che Gbagbo non ha alcuna intenzione di lasciare il potere, nemmeno sotto la pressione del comitato dell’Unione africana (Ua) incaricato di risolvere la crisi ivoriana, «Sono convinto che Gbagbo non lascerà il potere. Dirà di no ai capi di Stato» dell’Ua, ha dichiarato Soro, a Ouagadougou, capitale del vicino Burkina Faso. «Conosco molto bene Gbagbo per aver lavorato con lui per più di tre anni. So che è andato troppo in là per tornare indietro e che si opporrà» all’Ua, ha aggiunto Soro, ora a capo degli ex ribelli delle Forze nuove (Fn), che sostengono Ouattara. A conferma di quanto la situazione sia infuocata, ieri si è appreso che agenti della polizia ivoriana fedeli al presidente Gbagbo hanno aperto il fuoco su un gruppo di presunti sostenitori del suo avversario: uno di questi uomini è morto, nove hanno riportato lesioni. Secondo una fonte, i poliziotti hanno fatto irruzione nei quartieri di Abidjan, dove la maggior parte degli abitanti è contro Gbagbo e dove ieri si sono fronteggiati gruppi di studenti degli opposti schieramenti. Nei giorni scorsi il caos politico in Costa d’Avorio ha fatto salire alle stelle i prezzi del cacao. Un terzo della produzione mondiale viene dal Paese africano, che deve il 25% del valore delle sue esportazioni proprio al principale ingrediente del cioccolato.