Luigi Monteroduni, Chi, n. 5, 02/02/2011, pp. 46-50, 2 febbraio 2011
E ADESSO PARLO IO
Alessandra Sorcinelli è la classica bella ragazza, di 26 anni, che, oltre a essere impegnata nello studio (frequenta scienze politiche), sogna il mondo della tv e dello spettacolo. Ha partecipato a vari programmi, come Veline, nel 2004, è stata una concorrente al reality Uno, due, tre… stalle!, è stata una valletta di Affari tuoi su Raiuno e una corteggiatrice a Uomini & Donne su Canale 5. Fino a qui nulla di strano. Se non che, in questi giorni, il suo nome è apparso nell’elenco delle ragazze dello scandalo che sta animando le pagine di tutti i giornali, il cosiddetto “Rubygate”. Le accuse che le hanno rivolto sono di aver partecipato a innumerevoli delle presunte cene “particolari” a casa di Silvio Berlusconi, ma soprattutto, gli inquirenti stanno indagando sul perché il Presidente le abbia fatto alcuni bonifici diretti, sul suo conto corrente. Alessandra Sorcinelli è una ragazza sicura e determinata, ma anche tanto amareggiata per tutto quello che sta succedendo e che stanno dicendo sul suo conto. Per questo, ha voluto raccontare attraverso “Chi” la sua verità.
Domanda. Ma lei, che idea si è fatta di tutta questa faccenda?
Risposta. «Per quanto conosco il presidente Berlusconi e per come l’ho sempre visto comportarsi con me e con gli altri, non crederò mai che possa essere come lo stanno dipingendo in questi giorni sui giornali. Lui è sempre stato corretto e lineare».
D. Allora cominciamo dal principio: lei, come l’ha conosciuto?
R. «Nell’agosto del 2005. Lo incontrai nella piazzetta di Porto Cervo, in Sardegna. Tutti gli chiedevano l’autografo e mi feci avanti anch’io. Gli dissi che tutta la mia famiglia faceva il tifo per lui e gli chiesi se potevo portare la mia mamma a visitare il suo parco delle meraviglie di cui avevo tanto sentito parlare. Fu gentile. Mi rispose di sì e, il giorno dopo, nel pomeriggio, fece in modo di farmi fare un lungo giro con la mia mamma nel parco di Villa Certosa, che è un vero paradiso».
D. Fu lui in persona a farle fare la visita?
R. «No, infatti, quando si concluse, domandai se potevo salutare il presidente per ringraziarlo. Lui ci accolse volentieri e ci chiese se volevamo partecipare alla cena nella pizzeria che c’è all’interno di Villa Certosa. Non ci sembrava vero e così accettammo con entusiasmo. Fu una serata bellissima e io mi ritrovai seduta proprio vicino a sua madre, mamma Rosa, una signora di una dolcezza infinita che il presidente ha coccolato per tutta la serata».
D. Poi lo rivide altre volte.
R. «Sì. Sono stata qualche volta a cena nella villa di Arcore. Serate molto piacevoli, eleganti, nelle quali si parlava di tutto, dalla politica agli ultimi pettegolezzi del mondo dello spettacolo. E alla fine si cantava, qualche volta qualcuno ha ballato. Berlusconi intratteneva tutti con le sue considerazioni sull’attualità politica e con il suo repertorio di battute, aneddoti, storielle».
D. Nulla di strano, quindi.
R. «No, non ho mai visto nulla di strano o partecipato a uno dei fantomatici "festini" di cui si parla tanto. Credo anche che termini come "bunga-bunga" siano stati inventati ad hoc solo per impressionare le persone».
D. E come commenta allora le intercettazioni’? Da quelle si capiscono altre cose.
R. «Guardi, se io avessi mai visto qualcosa che soltanto si avvicinasse a quello che ho letto sui giornali, mi creda, sarei stata io stessa a chiamare un taxi e ad andarmene. E tutte le persone che conosco, che erano presenti con me a quelle serate, avrebbero fatto la stessa cosa. Le dirò di più: per quanto conosco il presidente, il primo a esserne disgustato sarebbe stato proprio lui. Non solo per senso morale, ma anche perché tutto questo è ridicolo».
D. Non è edificante neanche per voi ragazze...
R. «Io sto per laurearmi in Scienze politiche e nel contempo lavoro nel mondo dello spettacolo, con serietà e impegno. Sono stata a Los Angeles nei mesi scorsi a studiare recitazione, oltre che per migliorare il mio inglese. Sono una persona seria, sono abituata a impegnarmi, a non cercare mai mezzucci, scorciatoie. Per questo ho avuto anche momenti di difficoltà. E oggi mi vedo sbattuta sui giornali come una sgualdrina’? Non è giusto, lo voglio gridare forte. E non è giusto neanche nei confronti del presidente, che è una vittima di tutta questa storia».
D. Come definirebbe il suo rapporto con Berlusconi? Ma è vero, lei che è così giovane, che le dà del tu?
R. «Che cosa c’è di male? Conosco il presidente da molti anni, mi ha fatto l’onore di considerarmi un’amica e mi ha chiesto, ovviamente lui, di dargli del tu. D’altronde nel mondo dello spettacolo, ma mi hanno detto anche in quello politico, tutti si danno del tu. E quindi non mi sono meravigliata più di tanto».
D. Quindi i soldi che sembrerebbe averle dato sono per aiutarla? Glieli ha chiesti lei?
R. «Quei soldi sono un prestito, c’è scritto anche nella causale che il presidente mi ha voluto fare in un momento di difficoltà. Non avevo osato chiederglieli, per la verità. Gli avevo solo domandato se avesse potuto aiutarmi a ottenere un finanziamento da una banca. Con una sua garanzia immaginavo sarebbe stato più facile. Come sempre, è stato generosissimo. Non mi ha neppure lasciato finire. Mi ha chiesto quanto mi occorreva e, davanti a me, ha chiamato un collaboratore dicendogli di farsi dare il mio numero di conto corrente e di provvedere. Ma posso aggiungere anche un’altra cosa?».
D. Dica...
R. «Io non so come si paghino normalmente le prostitute. Perché è di questo che si favoleggia. Non frequento questi ambienti e non ne conosco le abitudini. Ma una cosa posso immaginarla. Che non si usino i bonifici bancari. Specialmente quando uno si chiama Silvio Berlusconi e fa il presidente del Consiglio. Ma secondo lei, se ci fosse qualcosa di illecito, o anche solo di immorale, un uomo con la sua esperienza e la sua intelligenza farebbe un
bonifico di cui poi rimane traccia?».
D. Come pensa che si concluderà questa storia?
R. «Da quello che ho letto, da un lato penso che anche quest’ultimo attacco messo in atto dai Pm, ho letto che è il 28° in 17 anni, fallirà come gli altri. Dall’altro sono sicura che la gente apprezzerà ancora di più il presidente. Lui è un principe. Mi dispiace che un personaggio come lui, sempre così disponibile e generoso con tutti, debba sentirsi dire certe cose. Ma questo non fa altro che aumentare la mia amicizia e il mio affetto per lui».