Melanie Bromley, Chi, n. 5, 02/02/2011, pp. 28-36, 2 febbraio 2011
Elton John e David Furnish hanno avuto un bimbo, Zachary, da una madre in affitto. David Furnish: «Ci siamo rivolti a un’agenzia referentissima, che si chiama Center for Surrogate Parenting
Elton John e David Furnish hanno avuto un bimbo, Zachary, da una madre in affitto. David Furnish: «Ci siamo rivolti a un’agenzia referentissima, che si chiama Center for Surrogate Parenting. La procedura non è affatto casuale, anzi. Siamo stati interrogati da psicologi e abbiamo avuto un’assistenza continua. Poi abbiamo esaminato una serie di profili di donatrici di ovuli e la prima preoccupazione è stata la storia sanitaria della famiglia. Poi la nostra mamma in affitto ci ha scelto attraverso un profilo anonimo: la scelta, infatti, è anche sua. […] In principio abbiamo usato degli pseudonimi e l’abbiamo conosciuta per telefono. Poi, un giorno, lei ha capito chi eravamo, ma per lei non ha fatto alcuna differenza. […] Ci siamo incontrati in luoghi neutri, abbiamo trascorso qualche pomeriggio insieme, abbiamo pranzato e parlato di neonati e di bambini. […] Circa una settimana dopo il primo trapianto di ovuli in aprile. […] La mamma mi ha telefonato di persona per darmi la notizia. Mi è uscito un “sììììì!” e ho telefonato immediatamente a Elton». Elton John: «Ricordo di essermi messo a piangere. […] Alle 2 e un quarto del mattino di Natale […] ci hanno detto: “Presto, presto, sta nascendo!”. Siamo ntrati, ci siamo messi accanto al lettino, poi è uscita la parte superiore della testa. David ha detto:; “Oddio, ecco la testa!”. Poi il bambino è schizzato fuori come un razzo, tanto che l’ostetrica ha dovuto afferrarlo! […] ho tagliato il cordone ombelicale, poi ci hanno messo Zachary sul petto: cinque minuti sul mio e cinque minuti su quello di David. […] Allo 8 di sera lo mettiamo nel letto con noi e ci resta per un’ora o due, farfuglia e dorme, e noi lo osserviamo e lo prendiamo in braccio. David gli dà il latte, gli cambiamo i pannolini».