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 2011  gennaio 31 Lunedì calendario

BERARDI Iris

BERARDI Iris Guaratinga (Brasile) 29 dicembre 1991. Ex Miss Car Show, nota per le frequentazioni con Silvio Berlusconi • «Il suo nome è un fiore che, nella simbologia floreale, significa ardore e passione ma anche augurio, messaggio, novità. E Iris Berardi, tra le ragazze ospiti ai festini di Arcore, e per il padrone di casa Silvio Berlusconi, una novità lo era di certo: era anche lei minorenne. Come Ruby. E come Ruby faceva la escort. Da minorenne Iris è stata ospite nelle dimore del premier (in almeno due occasioni) fino a diventarne una frequentatrice assidua (“ha avuto anche lei il suo periodo”, dicono due ragazze con riferimento alle preferenze del presidente). I tabulati telefonici ne fissano la presenza ad Arcore una trentina di volte. Serate e nottate che alla Berardi [...] brasiliana di Guaratinga, residente a Forlì e poi sbarcata a Milano dove ha iniziato a fare la “vita”- sono fruttate una discreta fortuna: quasi 40 mila euro (corrisposti in varie tranche da Berlusconi o da suoi collaboratori) oltre a “gioielli vari, collane, bracciali, pendagli”. E un appartamento nella sua disponibilità in via Olgettina 65. Iris è dunque - come stabiliscono le carte della Procura - la seconda ragazza che ha partecipato ai festini del bunga bunga quando non aveva ancora la maggiore età. E per quelle presenze è sempre stata pagata. “... alla fine gli ho dovuto chiedere qualcosa in più, vabbè, poi mi ha dato quello che gli ho chiesto...”, dice la ragazza parlando al telefono con un amico il 20 settembre 2010, reduce da una serata a villa San Martino. [...] È tutto contenuto nella sua agenda. Data per data sono annotate le “marchette” e accanto alla cifra è scritto “Papi” (il nome con cui molte ragazze chiamano il presidente del consiglio). Il 6 febbraio: “andare da Papi”; il 26 febbraio “andare da Nicole (Minetti)”; il 27 febbraio “andare da Papi”; 7 marzo “Papi”; 13 marzo “Papi 2000”; 5 aprile “2 mila euro”; 17 aprile “Papi 2 mila euro”; 25 aprile “2mila euro”; 22 maggio “Papi”; 5 giugno Papi “2000”. Dopo alcune pagine in cui sono riportati alcuni numeri di telefono (Papi - cellulare e casa -, Marystelle Polanco, Emilio Fede), c’è poi un riepilogo delle “entrate”: gennaio 9580; febbraio 21mila; aprile 7350. Complessivamente: 37.930 euro. [...] Iris ha compiuto 18 anni il 29 dicembre 2009. Gli inquirenti hanno accertato che la prostituta brasiliana accede alle ville del capo del governo già prima del suo compleanno. Il 21 novembre del 2009 il suo cellulare - tra 2009 e 2010 la escort arriva a utilizzare fino a sei numeri diversi - aggancia la cella di Porto Rotondo: la ragazza si trova a villa Certosa (Berlusconi è in Arabia saudita). Il 13 dicembre - due settimane prima di diventare maggiorenne - è invece ad Arcore. Dorme in villa. È la sera dell’attentato a Berlusconi da parte di Massimo Tartaglia. Sognava le passerelle, la moda, Iris. Le ha calcate, per qualche mese, nel 2008: intanto lavora come hostess. Poi diventa una professionista del sesso. Nell’invito di presentazione inviato a Silvio Berlusconi la Procura allega atti dai quali “si evince l’attività di prostituzione”. A un cliente che la chiama chiede “800 euro”. Lui prova a spuntare uno sconto. Risposta: “No, chiama qualcun’altra”. Che Iris non vada a Arcore per puro svago emerge nitidamente dalle decine di telefonate intercettate: sono colloqui tra lei e le altre ragazze ospiti dei bunga bunga (molte con Nicole Minetti, altre con Ioana Visan ecc). Il 6 settembre 2010 parla con Minetti della serata a villa San Martino. Si lamenta perché Aris (Espinosa) “ha avuto anche il dopo regalo”. Dopo la notte del 19 settembre confida alla madre: “Ho ricevuto sette”, dice. Il giorno dopo si sfoga con un uomo parlando sempre di Berlusconi: “Sono contenta del regalo che mi ha fatto”. E lui: “Ma è un regalo materiale o un regalo...”. Iris: “Cash!”. Aggiunge: “...alla fine mi ha dato quello che gli ho chiesto. Era di cattivo umore, non so come ho fatto a cavare quello che gli ho cavato”. Anche in una serie di telefonate con le gemelle De Vivo, la brasiliana è esplicita. Ad Eleonora, il 30 settembre, dice che lui (il premier, secondo l’ipotesi dell’accusa), “deve sganciare più di due” e con Imma, il 4 ottobre, spera di “concludere almeno co sti du scemi qua”, parlando di probabili clienti. Anche se il suo vero obiettivo resta lui, “papi” che però “già ci da una miseria e in più vuol ridurre le cene”. “Che palle sto vecchio ...- dice ancora ad Imma il 2 ottobre - fra un po’ ci manda aff... tutte quante...quella è la volta buona che lo uccido...vado io a tirargli la statua in faccia...che ci vuole mandare aff... senza un c...?”. Perché alla fine, conclude, “papi qua...è la nostra fonte di lucro”» (Paolo Berizzi, “la Repubblica” 28/1/2011).