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 2011  gennaio 31 Lunedì calendario

QUOTIDIANO DIGITALE, LA SFIDA DI MURDOCH


Non ha badato a spese Rupert Murdoch al momento di programmare il lancio del quotidiano The Daily, la sua più recente avventura nel mondo mediatico. Più di mille giornalisti e di specialisti del settore sono stati invitati mercoledì prossimo ad allinearsi sulla rampa a spirale del Museo Guggenheim di New York in attesa del debutto. Dotazione di rigore per ognuno di loro è la tavoletta dell’iPad, strumento unico e indispensabile per la lettura della nuova testata che non ha una versione cartacea, né in formato web, ma parte esclusivamente come una applicazione per i prodotti Apple. La gestazione de “The Daily” è stato uno degli eventi più misteriosi dell’anno, e ancora alla vigilia della presentazione molti dettagli dell’operazione sono ancora sconosciuti, protetti dal muro di segretezza che ha l’ha protetta. Si sa che ha sede a New York, dove impiega circa 100 giornalisti e un numero non precisato ma altrettanto cospicuo di tecnici dell’informatica. Seduti fianco a fianco negli ultimi mesi in uno spazio di “open office” hanno affrontato e risolto una scommessa che non era mai stata lanciata prima nel mondo dell’editoria: consegnare con il mezzo elettronico ai propri lettori un giornale quotidiano con 80-90 pagine di contenuto originale, redatto la sera precedente, e poi aggiornato più volte durante il giorno di pubblicazione.
Murdoch è convinto che sarà proprio la frontiera delle applicazioni a infrangere il tabù che ha ostacolato il successo commerciale dell’informazione in formato elettronico. Questo tabù dice che i lettori non sono disposti a pagare per ricevere notizie che sono già largamente disponibili senza nessun costo su Internet. Fino ad ora solo alcune testate in lingua inglese propongono un pagamento per i contenuti, totali o parziali che siano. Tra loro i londinesi Times e Sunday Times dello stesso Murdoch, così come il Wall Street Journal. Lo stesso New York Times ventila l’ipotesi da anni, ma è costretto a rinviarla di fronte a numeri di mercato poco incoraggianti. L’arrivo dell’iPad esattamente un anno fa ha cambiato le carte in tavola. Quindici milioni di persone ne posseggono oggi uno, e tra di loro si sta affermando il principio dei servizi a pagamento. The Daily chiederà con ogni probabilità un dollaro la settimana, con una formula di addebito automatico disponibile solo grazie al nuovo sistema operativo Apple iOS4.3, che non a caso debutta insieme alla testata. Chi ha visto il numero zero della pubblicazione dice che al momento sulla schermata è prevista una icona “share” e quindi la possibilità di far circolare i contenuti nei social network, a beneficio dei non abbonati. Nella redazione del Daily ci sono alcune “penne nobili” provenienti dal gotha del giornalismo americano, ma la voce editoriale sarà populista, come piace a Murdoch. Articoli brevi e con stile sincopato, come si addice al web, al fianco di approfondimenti di grande stile giornalistico. Murdoch avrebbe investito 30 milioni di dollari, con l’obiettivo di raggiungere una base tra i 100 e i 500.000 abbonati entro tre anni.