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 2011  gennaio 31 Lunedì calendario

UN ARGINE AGLI SQUILLI PUBBLICITARI

Oggi è il giorno del debutto del registro delle opposizioni, ovvero l’elenco dove ci si deve iscrivere se non si vogliono ricevere telefonate pubblicitarie. Si tratta di un cambiamento di prospettiva a 360 gradi: fino a ieri, infatti, il telefono poteva squillare soltanto se l’utente aveva detto esplicitamente di non avere nulla in contrario a ricevere chiamate promozionali (il cosiddetto regime dell’opt-in). Da oggi, invece, si entra nel sistema dell’opt-out: la telefonata può arrivare sempre, a meno che il destinatario non risulti iscritto nel registro delle opposizioni o – come viene definito oltralpe, dove il meccanismo è adottato da tempo – nella Robinson list.

Che cos’è il registro? È una lista di tutti gli abbonati che compaiono negli elenchi telefonici – sia quelli cosiddetti alfabetici (le pagine bianche) sia quelli categorici (le pagine gialle) – che non vogliono essere disturbati da chiamate promozionali. Il registro è gestito dalla Fondazione Bordoni, un ente di ricerca che fa capo al ministero dello Sviluppo.

L’abbonato – persona fisica, giuridica, ente o associazione – ha a disposizione cinque modalità, tutte gratuite, per iscriversi (si veda la scheda). Due procedure sono elettroniche: l’utente può utilizzare il modulo presente sul sito web del gestore del registro o inviare una mail. Ci sono, inoltre, tre strade più tradizionali: il telefono, il fax e la raccomandata postale. Se si opta per il primo, la chiamata – che è gratuita – deve essere effettuata dallo stesso numero telefonico che si intende "schermare" agli squilli pubblicitari. All’abbonato risponderà una voce registrata che gli spiegherà come procedere. In caso di difficoltà, interverrà un operatore. L’iscrizione mediante le modalità elettroniche e attraverso il telefono può essere effettuata 24 ore su 24 e anche nei giorni festivi.

Restano, infine, la lettera raccomandata, da inviare all’indirizzo del gestore del registro, e il fax. Se si ricorre a queste due modalità o si utilizza il sito oppure l’e-mail, l’abbonato, nel caso sia intestatario di più numerazioni presenti negli elenchi, può, con una sola lettera, chiedere di inserirle tutte nel registro.

Nella richiesta di iscrizione si devono indicare il numero telefonico da inserire nella lista e i dati anagrafici (nome, cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale) dell’abbonato. Va anche segnalato l’indirizzo mail (è necessario nel caso l’iscrizione avvenga via web e con la posta elettronica). La mail è, invece, opzionale nelle altre tre modalità di iscrizione. Se si decide di iscriversi inviando la raccomandata o il fax, si deve allegare la fotocopia di un documento di identità dell’intestatario della linea. In tutti i casi, all’abbonato viene dato riscontro dell’avvenuta iscrizione.

Dal registro si può entrare e uscire quando e quante volte si vuole, utilizzando le medesime modalità illustrate finora. In altre parole, si può, senza alcuna limitazione e sempre in maniera gratuita, iscriversi e, se si cambia idea, ritornare sui propri passi e, ancora una volta, ricomparire nel registro. Anche degli eventuali ripensamenti viene sempre dato riscontro all’abbonato. A tale proposito, al momento dell’iscrizione verrà fornito all’abbonato un codice Pin di cinque cifre che potrà utilizzare per verificare la propria posizione (per esempio, in caso di aggiornamento dei dati) o per cancellarsi dalla lista.

Cosa comporta l’iscrizione nel registro? È stato detto: niente più telefonate commerciali. Per essere più precisi, viene precluso all’operatore di direct marketing qualsiasi uso del numero per «invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o – è scritto nel decreto 178/2010 che disciplina il registro – per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale, mediante l’impiego del telefono, senza distinzione di settore di attività o di categoria merceologica».