Fabrizio Biasin, Libero 30/1/2011, 30 gennaio 2011
MAGDA GOMES: «NAUFRAGO PER GUARIRE DALLA DEPRESSIONE»
Magda Gomes è una delizia di figliola.
L’intervistatore non ha una lira nel telefono (figuraccia) e lei non fa una piega. «Aspetta caro, ti chiamo io». Piacere Magda. Lo sa perché facciamo questa intervista?
«Per sponsorizzare la mia linea di costumi?». No, perché va all’Isola dei famosi. «...con i miei costumi».
Prego, si faccia un po’ di pubblicità.
«Mi son messa a far la stilista. La linea si chiama “Magda Gomes Beachwear”». Originale. «Guardi che c’ho messo tutta me stessa. Sono splendidi e piacciono. Per forza di cose ora dovrò lasciare la mia, diciamo, azienda, in mano a collaboratori e amici. Per un anno ho fatto tutto io: stilista, sarta, fattorina...». Lei, la spiaggia, i suoi bikini. Chissà che spettacolo...
«Insomma. Voi ricordate la Magda di qualche anno fa. I miei 30 anni si fanno sentire, colpa della gravità. Maledetta gravità...». Suvvia.
«Diciamo che per la prima settimana mi nasconderò un po’». Non l’ha già fatto abbastanza? «Sarò sincera: il 2010 è stato un anno pessimo: pochissimo lavoro, pochi soldi, un po’ di sconforto, depressione...».
L’Italia l’ha un po’ abbandonata.
«Va così. Ci sono periodi e periodi. Per me il 2010 è stato il periodo dell’“aratura” e della “semina”. Ora spero di raccogliere».
Ci vuol dire cosa è successo?
«Psicologicamente ho preso una bella mazzata. Un po’ per me, un po’ per il mio fidanzato. Di lavoro, per me, non ce n’è stato. Lui invece ha avuto una brutta malattia e abbiamofattodentroefuoridagli ospedali. Per fortuna ora sta meglio». È un nobile austriaco giusto? «Nobile e riservato. È la mia roccia. Come io lo sono stata, economicamente, per la mia famiglia, lui lo è per me». Non le spiace “abbandonarlo” a casa? «Ne ho parlato con lui. Mi ha detto: “Vai, siamo una cosa sola”. Senza il suo consenso non mi sarei mossa».
Bando ai convenevoli. Ci dica la sua sul Bunga Bunga. «Mah, che le devo dire, a me sembra che si voglia fare una gran confusione per nascondere i veri problemi. Di sicuro questa non è l’Italia di cui mi sono innamorata. Guardi che brutta fine sta facendo Pompei».
Sì vabbè, ma se il Premier l’avesse invitata ad Arcore cosa avrebbe fatto? «Avrei gentilmente declinato. La mia massima è: ogni pollo sta nel suo pollaio. Io spinte non ne ho mai avute. Mai».
Proposte indecenti?
«Mai. Ho un agente bravissimo, mi protegge dai malintenzionati». Di queste lolite che spuntano come funghi cosa pensa?
«C’è un problema nella testa delle giovani. Tutte vogliono fare le stiliste, nessuna la sarta. Se non appari non esisti». E infatti lei va all’Isola.
«Ne ho bisogno. Mi devo ritrovare. Sarà una bella esperienza,
fame a parte».
Mangia come una bestia?
«Sì, e bevo. Una godereccia».
Nel mondo dei lustrini dicono giri un sacco di droga.
«Io al massimo bevo vino e fumo sigarette. Ah, ci sono anche i vodka
lemon. Li bevo in discoteca».
Quelli in Honduras non ci saranno. Non andrà mica a fare la figura di quella che resiste una settimana e poi torna a casa piagnucolando. «Scherza? Voglio arrivare almeno in finale. Più resto là, più faccio pubblicità ai miei costumi. Ho investito tanto e sto parlando soprattutto di soldi. Non so se mi capisce». Certo. Sarà la nuova Belen?
«Di Belen ce n’è una. Ho anche abbandonato la palestra». Che ne pensa delle altre altri naufraghe? «Al momento sembrano tutte simpatiche. La Fico è una bella napoletana, la Brigliadori è new age, poi la Palmas un peperino». Faccia il nome di uno a cui deve dire grazie. «Chiambretti, è il mio padrino».
Lui i reality li odia.
«Lo so, mi direbbe: “Ma che ci vai a fare?”. Ma l’Isola tira fuori il meglio». Ci sarà qualcuno in studio per lei? «Di certo non mia madre, vive in Brasile e ha preso l’aereo una volta sola. Il mio compagno men che meno. Magari sua figlia Tatiana che sento un po’ come mia. L’ho conosciuta che aveva 9 anni, ora ne ha 18».
Si dice che in passato si sia avvicinata – diciamo così – a Lapo. «Bugie, sa come funziona. Vai a una cena con amici, ti fanno le foto e montano il caso. All’epoca lui aveva altro a cui pensare. Comunque lo ammiro tantissimo».
Chi porterebbe all’Isola con sé?
«Mia sorella minore, la vedo poco, è una bellissima guerriera». Chi vincerà? «Forse Daniel McVicar, di Beautiful. È a pezzi, gli è morto un figlio da poco e ha bisogno di ritrovarsi. Io invece devo sconfiggere l’umidità. Sembro sana ma ho scoliosi, ernia del disco... Dentro sono un rottame». Un’ultima cosa: se lo ricorda Maurizio Mosca?
«Un grande. A “Guida al Campionato” mi prendeva a mestolate. Era una furia». Buona fortuna, ne avrà bisogno.
«Figuriamoci. In fondo andiamo in un
paradiso».