Luca Gallesi, il Giornale 29/1/2011, pagina 13, 29 gennaio 2011
EZRA POUND INEDITO
Tutto è fatidico, a cominciare dai nomi. Un grande poeta non poteva che avere Omero e Isabella come genitori, e come nome quello di un profeta dell’Antico Testamento, visionario e sensibile al destino del suo popolo. Stiamo ovviamente parlando di Ezra Pound (1885-1972), indiscutibile rinnovatore della poesia moderna e discussa «intelligenza scomoda » del ’900, il quale pagò il proprio impegno contro le ingiustizie scontando, dopo la guerra e senza alcun processo, 12 anni di reclusione nel manicomio criminale di Washington. Seguendo ancora il destino, questa volta scritto nel cognome, che in inglese significa «sterlina», volle occuparsi di denaro, studiandone i misteri e denunciando gli speculatori, da lui bollati sin dagli anni Dieci come usurai e per questo scaraventati all’inferno nei Cantos .
Le sue idee si possono riassumere in una frase di Confucio, così tradotto e interpretato dallo stesso Pound: «La buona amministrazione del regno ha la sua radice nel buon ordine della famiglia». Ordine naturale, bellezza e giustizia, i principi che dovrebbero modellare la società, sono appunto i cardini della sua educazione sin dalla più giovane età, come appare dalla lettura del ponderoso e appassionante epistolario con i suoi genitori appena pubblicato nel Regno Unito: Ezra Pound to His Parents. Letters 1895-1929 , a cura di Mary de Rachewiltz, A. David Moody e Joanna Moody ( Oxford University Press, pagg. 776, sterline 35), una raccolta completa e arricchita da un apparato critico, preziosissimo anche per il lettore colto non specialista.
Ezra è figlio unico di genitori attenti e amorevoli, a cui scrive quasi quotidianamente soprattutto durante i lunghi periodi all’estero. Sempre molto rispettoso, scrive individualmente al padre e alla madre, con toni e contenuti diversi. Isabel, donna colta e intelligente, forse anche un po’ snob, è attentissima all’educazione artistica e letteraria di Ezra; il padre Homer, invece, è il confidente, verso il quale il figlio nutre un’ammirazione incondizionata unita a smisurato affetto. Ancora a proposito di coincidenze significative, il padre lavora alla Zecca di Filadelfia, dove il figlio viene iniziato ai misteri del denaro; ogni volta che va a trovarlo, Ezra è affascinato da quei mucchi di monete d’oro e d’argento spalate da operai dotati di forza apparentemente sovrannaturale.
Le lettere ai genitori, qui raccolte e ordinate per la prima volta nella loro interezza, ci restituiscono un’immagine a tutto tondo del poeta, con le sue ambizioni e i suoi desideri, che poco alla volta diventano realtà. Il suo intento è inflessibile, e queste pagine ce lo confermano: aveva deciso già da bambino che sarebbe diventato poeta, anzi il Poeta migliore del suo tempo, e anche le sue lettere ci dimostrano che aveva ragione.
Luca Gallesi
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Le lettere di Ezra Pound
Tagore mi ha infilato nel gozzo di Chicago
Lettera di Pound alla madre, scritta nel gennaio 1914 durante una breve vacanza invernale a Coleman’s Hatch, un cottage un tempo appartenuto a Milton.
«Cara Madre: è un’ora piuttosto tarda per affrontare la questione del realismo nell’arte. Sono profondamente addolorato nell’apprendere che preferisci Marie Corelli a Stendhal, ma non ci posso far nulla.
A proposito di Tagore, potrai consolarti riflettendo sul fatto che fu Tagore a infilare il mio Contemporania nel gozzo di Chicago. O almeno a leggerlo ad alta voce a quel branco di imbecilli di Poetry e a dirgli quanto buona fosse quella roba.
Non voglio fare il sindaco di Cincinnati e neppure di Dayton, nell’Ohio. Me la cavo benissimo dove sto. Londra non sarà il Paradiso Terrestre, ma almeno gli è più vicina di qualche secolo di quanto non sia St Louis.
Penso che il Sussex mi vada a pennello».
Da una lettera al padre datata Rapallo, 11 aprile 1927, dove Pound spiega la struttura dei Cantos .
«Caro Papà, ho paura che tutto il dannato poema sia piuttosto oscuro, specie nei frammenti. Ti ho mai dato le linee generali dello schema, o qualcosa del genere?
1. È abbastanza simile a, o diverso da, tema e risposta e controtema nella fuga in musica.
A.A. Un uomo vivo scende nel mondo dei Morti C.B. I “ricorsi storici” B.C. Il “momento magico”, o il momento della metamorfosi che irrompe nel quotidiano dal “mondo divino o perenne”. Dei, etc...
[...] Diverse cose continuano ad affiorare nel poema. Il mondo originale degli dei, la guerra di Troia, Elena sugli spalti di Troia, con i vecchi stufi di tutto quello spettacolo che propongono di rispedirla in Grecia.
Roma fondata dai sopravvissuti di Troia. Qui riferimento alla fondazione leggendaria di Este ( condit
(fondò) Atesten , Este).
(Traduzione di Luca Gallesi)
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L’INTERVISTA 4 LA FIGLIA
«Nonna Isabel lo incoraggiava, per nonno Homer era un idolo»
Mary de Rachewiltz, unica figlia di Pound, ha dedicato tutta la vita a custodire l’opera e la figura del padre. Traduttrice italiana dei Cantos , ha raccolto e ordinato l’archivio poundiano ora alla Beinecke Library dell’Università di Yale, e, dal castello altoatesino di Brunnenburg, è il più sicuro e disponibile punto di riferimento degli studiosi di tutto il mondo. È la curatrice, con David e Joanna Moody, dell’epistolario, cui ha premesso una densa e illuminante memoria.
Che cosa aggiunge questo libro al Pound già conosciuto?
«Ha enorme importanza. Intanto perché riproduce per intero tutte le lettere scritte da mio padre ai genitori fino al ’29, anno in cui i suoi lasciano gli Stati Uniti per raggiungerlo e stabilirsi anche loro a Rapallo. Era un figlio unico devoto, che scriveva regolarmente, ogni tanto più di una volta al giorno. Quando scopre Confucio e i suoi insegnamenti sull’amore filiale, non impara nulla che non avesse già vissuto in prima persona».
Pound amava entrambi i genitori allo stesso modo?
«L’affetto era molto intenso per entrambi, anche se lo manifestava in modo diverso, come è naturale. So per esperienza, ora che sono madre e nonna a mia volta, che a volte le madri possono essere irritanti, magari per via di aspettative non sempre soddisfatte. Isabel lo incoraggiava e lo spronava sulla via degli studi; Homer era sempre in ammirazione del figlio, verso cui nutriva una fiducia illimitata; quando riceveva le sue poesie e i primi Cantos era al settimo cielo, anche se magari non tutto gli era chiaro».
Si è scritto che il rapporto tra Pound e sua madre era «disastroso»...
«Non è vero, come dimostrano queste lettere, e come conferma ciò che Pound disse alla notizia della sua morte: “Non l’ho apprezzata abbastanza!”. Riconoscendole quella grande sensibilità e intelligenza che aveva in comune con lei».
LGal
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L’INTERVISTA 4 LO STUDIOSO
«Emerge il suo vero volto dietro le maschere pubbliche»
Il professor A. David Moody, dell’Università di York, è fra i più apprezzati studiosi del modernismo letterario. Dopo numerosi saggi su T. S. Eliot, ha intrapreso lo studio di Pound, pubblicando, tra l’altro, la prima parte di una monumentale e definitiva biografia letteraria, Ezra Pound: Poet, The Young Genius 1885-1920
(Oxford University Press, 2007). È il curatore, con Mary de Rachewiltz e Joanna Moody, dell’eccellente apparato critico che accompagna e spiega ogni lettera contenuta nel volume Ezra Pound to His Parents. Letters 1895-1929 .
Qual è il valore letterario dell’epistolario coi genitori?
«Le lettere documentano, quasi come in un diario, la stupefacente quantità e varietà di contatti di Pound con i protagonisti del mondo letterario degli anni Dieci e Venti a Parigi e a Londra.
Le lettere ci danno un preciso quadro della sua evoluzione personale, mostrando come un semplice scolaro di Filadelfia abbia potuto diventare un grande mentore letterario e poeta moderno».
Che cosa aggiungono, le lettere, a quello che sappiamo già della sua vita?
«Quando scrive ai genitori, soprattutto da studente e nei primi anni londinesi, rivela aspetti personali celati nei rapporti con gli altri. Possiamo vedere il ragazzo e il giovane uomo crescere dietro le maschere pubbliche, ed è evidente il profondo legame di affetto che lo unisce ai suoi».
Nel secondo volume della sua biografia che sarà pubblicata prossimamente affronterà il tema delle idee politiche diPound.Ci sonoaccenni a questo argomento anche nelle lettere ai genitori?
«Le lettere arrivano al 1929, e l’impegno politico di Pound si consolida veramente negli anni Trenta, dopo la grande crisi mondiale. Comunque, anche qui è spesso presente l’interesse, unito alla preoccupazione, per la politica statunitense, in parte derivato dall’impegno del nonno, che fu eletto nel Congresso, e in parte dovuto alla materia trattata nei Cantos ».
LGal