Il Sole 24 Ore 28/1/2011, 28 gennaio 2011
IL PARADISO DEI BUROCRATI
Gentile direttore, sono un dottore commercialista che opera da più di 40 anni. Ho chiuso in questi giorni una procedura concorsuale che presentava una cinquantina circa di creditori irreperibili, molti dei quali con importi esigui (20, 30 euro). La somma non assegnata va depositata in un istituto bancario con libretto intestato alla procedura, allegando la distinta dei creditori irreperibili con i relativi importi. Senonché un ispettore del ministero della Giustizia pretende che vengano aperti tanti libretti di deposito quanti sono i creditori con una conseguente complicazione burocratica e inutili costi, cosa assurda che non sta né in cielo né in terra. Perché prima di assumere i funzionari nei ministeri non li si obbliga a lavorare qualche anno in trincea per rendersi conto della realtà dell’operare quotidiano?
Alferio Crest
Cassola (Vi)