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 2011  gennaio 28 Venerdì calendario

Nel 2030 i musulmani saranno il doppio - Benvenuti in Eurabia.Benvenuti nel­­l’Italia e nell’Europa prossima ventura

Nel 2030 i musulmani saranno il doppio - Benvenuti in Eurabia.Benvenuti nel­­l’Italia e nell’Europa prossima ventura. Un’Italia e un Vecchio Continente con sempre meno chiese, vino e salame, ma tanti chador, moschee affollate e un Ra­madan più celebrato del Natale. È l’imma­gine dell’Italia e dell’Europa dei prossimi anni bui,l’orizzonte di un’Italia e di un’Eu­ropa sconfitte e sottomesse non dalla spa­da di Maometto, ma dagli spermatozoi dei suoi fedeli. E dalle ovaie delle loro con­sorti. Ce lo spiega, a suon di numeri, una ricerca del Pew Research Center e della John Templeton Foundation, due colossi americani specializzati nello studio delle tendenze religiose e demografiche mon­diali. Lo studio s’intitola «Il futuro della popolazione musulmana globale» e la­scia pochi dubbi sul futuro della civiltà oc­cidentale. Almeno da qui al 2030. In que­sti fatidici 20 anni l’attuale miliardo e 600milioni di musulmani si riprodurrà ad una velocità doppia rispetto al resto popo­lazione. Così crescendo e moltiplicando­si diventeranno più due miliardi e 200mi­lioni fino a rappresentare, nel 2030, il 26,4 per cento della popolazione del pianeta. Il nostro paese in questa scenario globa­le detiene un desolante primato. Nel 2030 sarà l’unica nazione europea,assieme al­la Svezia, a vantare un numero di fedeli musulmani più che raddoppiato. Oggi i seguaci di Allah e Maometto presenti nel nostro paese sono, secondo la ricerca, cir­ca un milione e 583mila e rappresentano circa il 2,6 della popolazione. Nel 2030 sa­ranno oltre 5 milioni 545mila e costitui­ranno circa il 5,5 della società. Lo svilup­po record del credo islamico in Italia sarà favorito non solo dalla scarsa fertilità di mamme e papà nostrani rispetto a quelli circoncisi, ma anche dalle continue onda­te migratorie. Il flusso di circa 60mila pro­fughi musulmani accolti nell’ultimo an­no nel nostro paese è inferiore solo ai 70mila approdati in Spagna e ai 66mila e 64mila entrati rispettivamente in Francia e Regno Unito. Ma a favorire la nascita di tanti nuovi Mohammed contribuirà an­che la maggior disponibilità di uteri mu­sulmani. L’Italia è, infatti, il paese euro­peo dove ci si attende la maggior crescita della popolazione islamica femminile. Oggi per ogni 100 donne fedeli a Maomet­to­vi sono ben 157 aspiranti mariti musul­mani. Tra 20 anni, grazie ai ricongiungi­menti e al sempre maggior numero di mu­sulmane nate in Italia, il rapporto calerà al livello di 137 donne per uomo favoren­do i matrimoni e la conseguente natalità. Se il trend più preoccupante per l’Italia è la crescita percentuale, nel resto del Vec­chio Continente quello che più fa paura e lo sviluppo numerico di mezzaluna e Co­rano. Le tendenze da questo punto di vi­sta sono implacabili. I 29, 6 milioni di mu­sulmani «europei» del 1990 si sono molti­p­licati fino a diventare oggi più di 44milio­ni. Alla fatidica soglia del 2030 supereran­no di un bel po’ i 58 milioni. Se isolati dal resto dell’Europa potrebbero, insomma, mettere insieme una nazione con un nu­mero di cittadini quasi pari a quelli del­­l’Italia odierna. A quel punto gli islamici saranno ancora meno del 10 per cento del­la popolazione europea, ma questo dato­apparentemente incoraggiante - diventa desolante se scorporato per macro aree geografiche e analizzato dal punto di vista della loro importanza strategica. Per ca­pirlo basta dar un occhiata alla statistica che prevede un nocciolo duro di circa 16, 4 milioni di islamici concentrati in Fran­cia, Olanda e Germania, ovvero nel cuore pulsante dell’economia europea. Lì mul­lah e moschee potranno contare su 5 mi­lioni di credenti in più e su una comunità religiosa cresciuta in 20 anni dagli attuali 11 milioni a quasi 16 milioni e mezzo. Nel 2030,insomma,il motore dell’Europasa­rà già nelle mani dell’Islam.