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 2011  gennaio 28 Venerdì calendario

Carmen Llera pontifica da Gad Lerner: riecco i protagonisti del gossip anni ’90 - All’ondata moralizzatrice che in­crespa il «caso Ruby» non si sono sot­tratte neppure le signore che, l’altra se­ra, erano ospiti di Gad Lerner, su La7

Carmen Llera pontifica da Gad Lerner: riecco i protagonisti del gossip anni ’90 - All’ondata moralizzatrice che in­crespa il «caso Ruby» non si sono sot­tratte neppure le signore che, l’altra se­ra, erano ospiti di Gad Lerner, su La7. Ilaria D’Amico, Carmen Llera Moravia e Lucrezia Lante della Rovere si sono le­gittimamente indignate per l’uso inde­cente del corpo della donna e per il mo­dello vergognoso di femminilità che esce dalla vicenda. Possiedono, è ov­vio, i titoli per farlo. Avessero anche mo­strato, in passato, atteggiamenti sessual­mente o moralmente riprovevoli, non so­no certo biasimabili. Perché non hanno mai ricoperto alte cariche istituzionali. E perché «comunque noi eravamo intellet­tuali », come ha fatto notare la charmant Carmen Llera Moravia. La quale, fra tutte le donne presenti in studio, è stata quella che forse più delle stesse ragazze dell’Olgettina ha sollecita­to l’immaginario erotico dei telespettato­ri. Molti dei quali l’hanno in quel momen­to ricordata per almeno un paio di motivi. Il primo quando, bella e disinvolta venti­cinquenne, divenne l’amante del vecchio e potente Alberto Moravia, che all’epoca andava per i 73 anni, quasi quanto Berlu­sconi- relazione che solo i maliziosi colle­gano alla sua carriera di scrittrice - , e il se­condo quando, anni fa, esplose un prurigi­noso «scandalo letterario» in cui c’erano di mezzo un «io», una «cosa» e ben due «lui». Ossia il triangolo sessuale al centro del romanzo Diario dell’assenza uscito per Bompiani nel 1996.L’«io»era la anco­ra bellissima Carmen Llera Moravia, che firmava il libro; la «cosa» era la sua «cosa»; e i due «lui» erano il «coso» di un «ebreo comunista sposato», «circonciso», nato a Beirut, giornalista televisivo, e di nome Gad; e l’altro il «coso» di un «politico», al­to, «magrissimo», tormentato, con «gli slip sovietici», di nome «F.». Il secondo si guadagna la dedica­Scrivo per essere ama­ta, aF.­e fu identificato con Piero Fassino. Il primo invece si gua­dagna l’incipit - «So­no già cinque giorni che non sfioro il tuo sesso circonciso. Non so dire se mi manca, credo di no (...) Le mot Gad , deux lettres hébrai­ques: guimel et da­let... » - e fu smasche­rato come, appunto, Gad. Lerner. Quan­do nel 2000 ottenne la direzione del TG1, Dagospia , appena nata, pubblicò un ab­stract del libro di Car­men Lle­ra in cui si de­scrivono le doti ama­torie e il membro cir­conciso del protago­nista «che sa di man­dorle bianche». Il pezzo fece il giro dei salotti letterari, politici e giornalistici... La scrittrice, successivamente, smentì qualsi­a­si rapporto tra il Gad del libro e il Gad del­la realtà, spiegando in un’intervista a Cesa­re Lanza (che per caso era in studio pro­prio insieme a lei l’altra sera) che gad nella sua lingua significa «cactus» (in castiglia­no? in catalano? in basco?...), ma tant’è. Tutti si buttarono sul libro, in cui trovaro­no una coppia che nel peggiore stile radi­cal- chic non fa altro che ( non stiamo scher­zando) bere champagne rosé, mangiare vegetariano, vedere i film di Tavernier, leg­gere Kundera - persino ascoltare Mahler mentre ci si masturba nella vasca leggen­do il Diario di Anna Frank! ( pag. 38)- e so­prattutto «scopare, scopare, scopare» (pag. 50): «con nessuna hai scopato come con me. Nessuno amerà il tuo corpo sgra­ziato come me» (pag. 19), «So che la mia bocca non potrà più divertirsi e giocare con un sesso come faceva con te» (pag. 22),«Mi prendi subito contro il tavolo del­­l’ingresso » (pag. 27), «Mi prendi contro il muro e godi» (pag. 30), «Gioco per ore con il tuo sesso circonciso» (e siamo solo a pag. 35...). Di tutto questo naturalmente Lerner (che per caso era in studio proprio insie­me a lei l’altra sera) non ha parlato. Acqua passata. Del resto, la stessa Carmen lo dis­se già nel 1996 quando, dopo averlo chia­mato «Adorabile infedele .. », dice - pagina 103 - «Che senso ha? Non ho più stimoli né sessuali né mentali, mon juif ( mio giu­deo, ndr ), hai distrutto tutto».