Massimo Gaggi, Corriere della Sera 28/01/2011, 28 gennaio 2011
RIUSCIRE A VOLARE NONOSTANTE GLI OPTIONAL
Troppo poco spazio per le gambe nel vostro aereo? Negli Usa ora qualche compagnia (United-Continental, Jet Blue) vi propone alcune file coi sedili più distanziati. Pagando un supplemento. Detestate il posto centrale che vi schiaccia tra due viaggiatori? US Air vi offre un posto garantito vicino al finestrino o lungo il corridoio. Pagando un po’ più, certo. Poi ci sono quelli che vi propongono il ritiro dei bagagli a domicilio o corsie «veloci» per i controlli di sicurezza. La chiamano «personalizzazione dell’esperienza di viaggio» , ma per le aviolinee è diventato soprattutto un modo di riemergere dalla bancarotta e mettere a posto i bilanci dopo 10 anni di dissesti: l’anno scorso quelle americane hanno incassato 8 miliardi di dollari solo per «tariffe supplementari» . Che, nella maggior parte dei casi, nascondono l’introduzione di un pagamento per ciò che fino a ieri era gratuito, come un bagaglio imbarcato in stiva. Tutto cominciò anni fa con le compagnie che, per tentare di uscire dalla crisi, si misero a chiedere soldi per la seconda valigia imbarcata, poi anche per la prima. E con le low cost che, offrendo tariffe stracciate, facevano pagare come extra anche lo spuntino a bordo. Qualche «nuovo arrivato» come la Virgin di Branson, per farsi notare, introdusse, perfino supplementi elitari, come la limousine che ti prende a casa se voli in prima classe. E i vignettisti cominciarono a ironizzare su un futuro nel quale chi vola pagherà anche l’accesso alla toilette di bordo. Il trend sta prendendo piede anche in Europa, ma è molto più spinto negli Usa, abituati a industrializzare tutti i processi e con le compagnie decise a sfuggire al destino di produttori di un servizio ridotto a commodity. Il viaggiatore ha più scelta, ma un semplice volo da una città all’altra diventa una corsa a ostacoli. Devi sapere prima chi fa pagare il primo bagaglio imbarcato e chi no. Attenti a volare Spirit: vuole soldi anche per il bagaglio a mano. Se poi sei impaziente e vuoi salire subito a bordo senza ciondolare troppo in sala d’imbarco, c’è chi esaudisce questo tuo desiderio. Sempre con un «supplemento» . Trovate barbara l’abitudine delle compagnie di fare overbooking per poi offrire soldi e omaggi ai passeggeri in eccesso disposti a restare a terra? La Delta ha appena introdotto l’ «asta silenziosa» : quando fate il check in elettronico il computer vi chiede di fare il vostro prezzo: quanto volete per rinunciare a volare qualora ci fossero troppi passeggeri? A proposito, sta diventando un «extra» anche l’imbarco fatto con un impiegato in carne e ossa anziché al chiosco elettronico. Rivolta dei viaggiatori? Le compagnie, ormai risanate, pensano di evitarla con buoni e premi. Ovviamente personalizzati. A chi viaggia spesso o dialoga direttamente col sito della Delta può capitare di ottenere un buono per la saletta Vip o, se vola a Los Angeles, addirittura una lezione gratuita di paragliding sulla spiaggia di Malibu.
Masimo Gaggi