Paolo Di Stefano, Corriere della Sera 28/01/2011, 28 gennaio 2011
«CARO PAPA’, TI USO SUL MIO BLOG» SE I SEGRETI DI CASA VALGONO ORO - I
padri, diceva Oscar Wilde, non devono né vedere né sentire: questa è l’unica base per una buona famiglia. Dunque, ai genitori non resterebbe che parlare. Lo sa bene il trentenne Justin Halpern, che ha deciso da un paio d’anni di ascoltare le perle di saggezza di suo padre Samuel e dal 3 agosto 2009 ha provato a trasferirle su Twitter per farci su una risata con gli amici. In pochissimo tempo, gli «amici» sono diventati un popolo di due milioni di utenti che quotidianamente non aspettano altro che leggere le lapidarie sentenze del vecchio Sam, un settantaquattrenne di San Diego, che senza volerlo ha fatto delle sue brutali arguzie la fortuna del figlio. Era il 2008 quando Justin, disoccupato dopo una sfortunata carriera nel baseball, una laurea e una rapida apparizione da sceneggiatore a Hollywood, decise di tornare a vivere con le pive nel sacco da mamma e papà, radiologo in pensione. Non poteva saperlo, Justin, che sarebbe nata lì la sua fortuna.
Alcune perle di saggezza involontariamente comica sono irripetibili, per l’icasticità e la volgarità espressiva, ma altri aforismi (pochi) non fanno male neanche ai bambini, anche se tradotti perdono la forza originaria. Ci sono considerazioni sferzanti contro il look dei figli, per esempio a proposito della loro capigliatura: «Sembra che due scoiattoli vi siano saltati in testa pronti a darci dentro» . Ci sono semplici scambi di battute di vita quotidiana, per esempio di fronte a uno yogurt: «Come faccio a saperlo, se è scaduto? Mangiatelo prima voi. Se state male, vuol dire che non era buono. Mica ho un microscopio al posto degli occhi!» . Consigli spassionati alla fidanzata del figlio: «Non si sta con un uomo che tutte le sere dorme con una donna e non la tr... mai. Di tipi del genere non c’è da fidarsi» . Massime filosofico-esistenziali: «Io pessimista? Prima o poi il mondo c... addosso a tutti, e fingere che non sia cacca fa di te un idiota, non un ottimista» . Associazioni mentali non sempre peregrine: «Il politico è come la prostituta: devi far finta che le persone ti piacciano mentre le stai f...» . Ironie sferzanti: «Quando sei uscito da tua madre sembravi una m..., ma lei pensava che fossi bello. Non so se mi spaventava di più il tuo aspetto o il suo parere» .
Fatto sta che nel giro di due mesi, il giovane Halpern si è visto proporre un contratto dall’editore Harper Collins per una raccolta delle frasi più esilaranti. Il libro, con il titolo appena un po’ criptato da un asterisco (Sh*t My Dad Says), è volato in vetta alle classifiche di vendita del «New York Times» . Finché l’onda del successo era limitata al web, papà Sam è rimasto debitamente all’oscuro del suo personale trionfo: «Per lui i socialnetwork — ha detto il figlio— è come se fossero su Marte» . Solo poco prima che la cosa tracimasse fuori da Twitter, Justin ha preso il coraggio a due mani per affrontare la questione in famiglia, con l’aiuto del fratello Dan: pare che papà Samuel a volte abbia reazioni violente. Ma la bomba, caduta in casa Halpern una notte d’autunno, si è risolta con una risata divertita. Tutto qui. E non è poco, visto che in fondo si trattava di spiattellare al mondo intero una enorme fetta di privatissima vita familiare attraverso le parole, non proprio dette in punta di penna, dell’anziano figlio di un contadino del Sud, tra l’altro duramente istruito al segreto professionale nei lunghi anni trascorsi al centro di medicina nucleare dell’Università della California. Dopo aver ascoltato i vari progetti, il vecchio Sam ha sentenziato: «Il denaro prima di tutto» . Con queste premesse, è arrivata, a ruota, l’offerta della catena televisiva CBS per una sit-com sulla famiglia Halpern, e dopo essere andata in onda la prima serie (protagonista William Shatner, il capitano Kirk di «Star Trek» ) è pronta la seconda. Insomma, l’America è in delirio per lo stupidario quotidiano della famiglia Halpern, vista dal buco della serratura. Sessant’anni dopo il successo del giovane Holden Caulfield in fuga dai genitori, piace il ritorno a casa del «bamboccione» Justin Halpern. Vorrà dire qualcosa?
Paolo Di Stefano