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 2011  gennaio 28 Venerdì calendario

FESTA NELLA NOTTE DELL’EPIFANIA. BORSE E BRACCIALI D’ORO IN REGALO - E’

il 10 gennaio scorso quando T. N., una ventenne capitata una volta sola alle feste di Arcore e portatavi la notte dell’Epifania da un’ex compagna di scuola sudamericana assidua invece nei festini, le grida al telefono tutta la propria rabbia per l’ingiustizia che asserisce di aver patito nella residenza di Arcore: «Non è giusto quello che ha fatto, comunque, perché io sono venuta a casa sua tutto quanto, l’ho trattato bene» . L’amica prova a rabbonirla, «hai solo perso una serata come se andavamo a ballare» , ma lei non ci sta: «No, no, non è così perché... non è da tutti i giorni fare una cosa del genere, non so se mi hai capito in che senso...» . Glielo chiedono, il 15 gennaio, direttamente i pm. E la ragazza spiega: «La mia amica mi aveva detto che se fossi andata lì il Presidente mi avrebbe dato del denaro, da mille euro a cifre più consistenti(...). Eravamo una ventina di ragazze a cena, alcune poco più grandi di me e altre diciannovenni, e c’era il Presidente, c’era Emilio Fede e c’era il cantante napoletano Apicella. Tutte abbiamo ricevuto in dono una borsa di Carpisa e dei gioielli, di cui ricordo la marca, Nicotra di San Giacomo. Io in particolare ho ricevuto un bracciale, presumo d’oro, e un anello uguale al bracciale» . Spicca la data: 6 gennaio 2011. Dunque non solo dopo e nonostante le polemiche sul caso della minorenne Noemi Letizia e sulla vicenda di Patrizia D’Addario, ma anche dopo l’emergere nell’ottobre 2010 della prima parte dell’inchiesta sulla minorenne Ruby. «Solo io non sapevo del Bunga Bunga Il premier toccava le ragazze» Il racconto di quanto visto dalla ventenne ad Arcore, appena 21 giorni fa, prosegue con tratti di involontaria comicità. «Dopo la cena il Presidente ha detto "Ora andiamo tutti a ballare in discoteca", ha usato anche il termine Bunga Bunga, ma io era la prima volta che sentivo tale terminologia» , balzata alle cronache già a ottobre e novembre 2010 con le prime notizie su Ruby e l’inchiesta. Tanto che le altre ragazze canzonano la neofita al grido di «ma dove vivi? Ma come, tu non sai cos’è il Bunga Bunga?» . Lo impara «al piano inferiore» in un «locale adibito a discoteca, nel centro c’era un palo da lapdance, luci soffuse, un dj, varie poltroncine» . Si balla. Ma «mentre noi ballavamo, il Presidente e Fede erano seduti e guardavano. Alcune delle ragazze che ballavano si avvicinavano al Presidente, che le toccava e loro toccavano lui; stessa cosa con Fede. Le ragazze baciavano il Presidente, lo accarezzavano; alcune delle ragazze hanno fatto che facevano lo spogliarello e che erano poi nude si avvicinavano al Presidente, che gli toccava il seno o le parti intime o il sedere. Insomma l’atmosfera era quella di un night club, con ragazze che si spogliavano, che mostravano le loro parti intime e che si avvicinavano al Presidente o a Fede, lo toccavano nelle parti intime o si facevano toccare. Io non ho avuto il coraggio di fare una cosa del genere perché sono timida e quindi non mi sono spogliata, né mi sono fatta toccare dal Presidente. Ero preparata psicologicamente, ma poi, vedendolo di persona, nonostante il denaro che avrei potuto ricevere dal Presidente, io sinceramente non me la sono sentita» . «La mia amica mi parlava di rapporti con più ragazze» Alla fine, alle due e mezza di notte, «metà delle ragazze sono rimaste, le altre (me compresa) sono andate via con autovetture guidate da autisti del Presidente del Consiglio» . La sua amica, aggiunge la ragazza, «mi confidò di avere ricevuto molte volte delle buste contenenti denaro dal Presidente, perché mi aveva detto di essere andata a letto col Presidente in più occasioni. Non mi ha raccontato nel dettaglio che tipo di rapporto sessuale, mi diceva però che andare a letto col Presidente era stressante perché il Presidente aveva rapporti sessuali non solo con lei ma contestualmente anche con altre donne» . La descrizione di questa ventenne coincide con quella, invece già nota, fatta ai magistrati (che l’avevano in precedenza intercettata nel racconto fatto all’amico prefetto Carlo Ferrigno) da una danzatrice di ventre per qualche tempo «nell’harem» di Lele Mora, dichiaratasi a verbale «inorridita da quello che ho visto, perché se avessi saputo prima quello che si faceva alla villa non sarei andata, visto che il mio unico scopo era quello di fare la danza del ventre e avere l’opportunità per il mio futuro di incontrare il Presidente del Consiglio» . E invece anche a M. M. tocca ascoltare il premier che annuncia «e ora facciamo il Bunga Bunga» , inteso da lei come «senso del discorso molto chiaro, cioè che il Bunga Bunga era un qualcosa di sessuale e che chi avrebbe aderito al Bunga Bunga avrebbe potuto poi "mangiare"o ricevere qualcosa in cambio» ; e anche lei vede «tutte le ragazze avvicinarsi al Presidente, che le toccava nelle loro parti intime, viceversa loro toccavano il Presidente o Fede» . Una seconda minorenne in Sardegna ma il Cavaliere non c’era Tra le ragazze più presenti nel 2010 nelle residenze del premier ad Arcore, Roma e Porto Rotondo (oltre 30 volte) c’è Iris, una brasiliana 18enne che le celle telefoniche individuano però a Porto Rotondo il 21 novembre 2009 e ad Arcore il 13 dicembre, cioè quando la sudamericana che compie gli anni il 29 dicembre era ancora minorenne. Ma allo stato l’imputazione per Berlusconi di prostituzione minorile di Ruby non è estesa dai pm anche al caso di Iris, perché le prime verifiche avrebbero segnalato l’assenza di Berlusconi nei due giorni di presenza di Iris.
L. Fer.
G. Gua.