varie, 27 gennaio 2011
Elettra Rosso, 46 anni. Salernitana, segretaria di un noto avvocato, tempo fa aveva lasciato il compagno Antonio Farina, 46 anni pure lui, da cui aveva avuto una figlia oggi tredicenne, e s’era rifatta una vita con un altro uomo
Elettra Rosso, 46 anni. Salernitana, segretaria di un noto avvocato, tempo fa aveva lasciato il compagno Antonio Farina, 46 anni pure lui, da cui aveva avuto una figlia oggi tredicenne, e s’era rifatta una vita con un altro uomo. Il Farina però, che pur avendo un nuovo amore la fine della loro storia non l’aveva mai digerita, da qualche mese con suppliche e minacce le chiedeva di tornare assieme e una volta, rabbioso per l’ennesimo rifiuto, le aveva pure scassato la macchina. Le amiche dicevano alla Rosso «denuncialo, sta diventando pericoloso», lei rispondeva «Tonino è una persona complicata ma non arriverebbe mai a farmi del male», poi lui martedì scorso si era fatto trovare dentro casa sua e lei, spaventata, aveva deciso di rivolgersi alla polizia. Non fece in tempo perché il Farina, la mattina dopo, la seguì fin dentro lo studio legale dove lavorava e, da lei respinto in malo modo, tirò fuori una calibro 38 e le sparò tre colpi nella testa, nel collo e tra le spalle. Quindi si puntò l’arma alla tempia e fece fuoco (morì in ospedale dopo mezza giornata d’agonia). Poco dopo le 8 di mercoledì 25 gennaio in uno studio legale in via Niccolini a Pastena, Salerno.