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 2011  gennaio 27 Giovedì calendario

LA RIVOLUZIONE DEL POSTINO RACCOMANDATE ALLE EDICOLE - UNA

cartolina con la pubblicità della pasta annuncia la raccomandata. Si va a ritirarla al supermercato. O in cartoleria, in edicola e dal tabaccaio. Niente code agli sportelli perché quelle in giacenza possono essere consegnate anche lì. Il campanello di casa suona anche tre volte e non è un solo postino a portare le lettere: più operatori al giorno, ciascuno di una società diversa.

Le tariffe potrebbero essere ritoccate verso il basso e nei centri più piccoli le cassette delle lettere restare vuote il sabato, ma se arriva il "postino telematico" a lui si possono pagare le bollette.
Questa è la fotografia del dopo-liberalizzazione del servizio postale in Italia. L´ultimo passaggio è iniziato il primo gennaio: da allora altri operatori possono distribuire la corrispondenza sotto i 50 grammi, come lettere e cartoline, tranne le notifiche degli atti giudiziari, le multe e la filatelia. Il servizio universale, cioè l´obbligo di consegnare la posta anche dove è antieconomico, resta esclusiva delle Poste Italiane fino al 2016. Ma in un mercato che vale circa 4 miliardi di euro potrebbero guadagnare spazio diversi soggetti. Il quadro deve ancora essere definito perché il decreto legislativo approvato lo scorso 22 dicembre dal governo, sentiti in questi giorni i pareri delle commissioni parlamentari competenti, dovrà ricevere il via libera del Consiglio dei ministri. Ma di fatto apre alla concorrenza per le raccomandate della pubblica amministrazione, come la corrispondenza a contenuto pubblicitario, la posta massiva (estratti conto delle banche), la stampa, l´editoria e le assicurate. «Sarà determinante la capacità di lavorare con le reti: con la liberalizzazione resteranno gli operatori che sanno competere in modo aggressivo», dice Carlo Scarpa, ordinario di Economia politica a Brescia.
Oggi il principale rivale di Poste è Tnt Post Italia, con una quota di mercato pari al 7%, che punta ad arrivare al 20% nel 2015. La sfida sarà di avvicinare il servizio ai cittadini. «Abbiamo stretto un accordo a Verona con i supermercati Migross per il ritiro delle raccomandate anche il sabato - racconta Luca Palermo, ad di Tnt Post Italia - un servizio che estenderemo ad altre città». E aggiunge: «A Bologna e Torino abbiamo un accordo con un´azienda di prodotti di cancelleria per il ritiro delle raccomandate giacenti, questi potranno diventare punti di raccolta della corrispondenza». «Più che sui volumi di posta privata - continua Palermo - punteremo sullo sviluppo dell´e-commerce e sul direct marketing delle compagnie». Per il corriere italiano Uniposte recapitare le raccomandate degli enti pubblici è la novità più interessante, mentre si sperimentano vie alternative per i servizi postali. Nei comuni toscani di Pelago e Cantagallo e in una frazione di Massa da febbraio sarà allestito in una tabaccheria un ufficio postale in cui un operatore riceverà la posta dei cittadini e la consegnerà a Citypost. La società con 80 agenzie in Italia potrebbe lavorare anche con altri centri che reclamano disservizi.
Per molti operatori gli effetti della liberalizzazione saranno limitati: «Siamo in attesa del decreto attuativo e dell´istituzione dell´authority: conduciamo una battaglia perché sia indipendente», dice Marco Carenini, presidente Aicai.
Intanto anche Poste Italiane rilancia con una serie di novità. Dopo la sperimentazione a Prato e l´Aquila, diffonde il "postino telematico" - che porta i servizi a domicilio e permette da casa di pagare i bollettini - anche a Milano, Roma, Bologna, Firenze e in diversi paesi. «Una figura strategica per raggiungere il territorio», chiarisce l´ad Massimo Sarmi. E annuncia: «Estenderemo le funzioni di pagamento al mondo del commercio elettronico». A Roma è partito il servizio per cui i cittadini possono chiedere certificati anagrafici negli uffici postali ed è stato appena firmato un accordo con Federfarma la consegna di farmaci. «Il servizio universale sarà di qualità, per il resto vedremo», conclude Sarmi.