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 2011  gennaio 27 Giovedì calendario

NAPOLI, SAVIANO CONTRO I BROGLI IL PD SOSPENDE L´ASSEMBLEA NAZIONALE - NAPOLI

Mentre si attende ancora un verdetto sui ricorsi e sulla faida fuori controllo scatenata dall´esito delle primarie per il candidato sindaco di Napoli, lo scrittore Roberto Saviano spariglia le ombre del centrosinistra. Con determinazione e parole dure, Saviano entra nello scontro che si consuma ormai da quattro giorni tra le squadre nemiche dei due democratici, Andrea Cozzolino (il vincitore bassoliniano, sotto accusa per brogli) e Umberto Ranieri (lo sconfitto vicino al capo dello Stato, Giorgio Napolitano).
L´autore di Gomorra lancia l´idea di ripetere quelle consultazioni. «Queste primarie sono state un´occasione sprecata, una pessima figura», dice da napoletano. E rilancia il nome del magistrato Raffaele Cantone, ex pubblico ministero dell´antimafia a Napoli, come possibile candidato unitario, una figura al di sopra delle contese, un´opzione forte, in grado di ri-compattare il fronte dei delusi. Strada praticabile? Si vedrà. Le indiscrezioni raccontano di un pranzo romano tra due amici, Saviano e Cantone, e di una improvvisa telefonata di Walter Veltroni al magistrato. «Per favore, ripensaci. Va riconquistata la fiducia a Napoli, tu potresti». Una scena che nessuno conferma.
Poco dopo, effetti a catena. Va a gambe all´aria l´agenda dei lavori del Partito democratico e - come già si mormorava dal mattino - salta l´assemblea nazionale del partito prevista per domani a Napoli, anche perché le truppe filo-Cozzolino annunciavano striscioni ed azioni «politiche clamorose di protesta» nel caso il Collegio dei garanti avesse seguito la linea già espressa riservatamente e avesse annullato i voti dei tre seggi ritenuti "falsati" nel ricorso presentato dagli sconfitti, decretando così la vittoria di Ranieri, a tavolino. Un´altra eccezione. Forse troppo per il popolo delle primarie. Così il segretario nazionale Pierluigi Bersani si ferma a Roma, altro che «piattaforma nazionale del Pd da lanciata dal cuore del sud, dopo la grande partecipazione delle primarie», come facevano sapere domenica. Bersani annuncia che oggi, invece, si apre un tavolo con i leader di centrosinistra proprio per affrontare il bubbone Napoli. «Un caso ormai inaccettabile», lo definisce Bersani. Che condivide l´idea di Saviano: «Cantone è proprio uno dei nomi che avevamo già interpellato per la stima che abbiamo per la persona», ricorda il segretario agli elettori di centrosinistra ma soprattutto a Walter Veltroni, che subito fa sapere di esser stato il primo a fare pressing sul magistrato napoletano. Bersani spiegherà ai suoi: «Non è colpa mia se Cantone ci aveva detto no, soprattutto perché riteneva che sottoporsi alle primarie, in un clima di divisione, non fosse l´idea giusta». Una cosa è certa, tuttavia: si tornerà all´attacco con Cantone. Bersani poi si sarebbe sfogato: «Lo avevo detto che le primarie con tre candidati pd a Napoli era una brutta scena, un pasticcio. Non mi hanno voluto sentire». Ma ora il nome di Cantone potrebbe far quadrare il cerchio delle alleanze, ammesso che l´ex pm ci ripensi. È indicativo che già Luigi De Magistris, finora possibile candidato Idv, abbia un reazione di sollievo: «Cantone? Ma se lui fosse disponibile, io ne sarei entusiasta». L´europarlamentare aggiunge, riferendosi alla riserva sulla propria discesa in campo: «Solo così mi liberei di questo dilemma forte».
Intanto, sul versante opposto, il premier Berlusconi pensa ad un nome importante che possa incassare la pessima prova del Pd. E fare pressing sul personaggio forse più amato in queste ore in città: il proprietario del Napoli dei successi, il patron degli azzurri, Aurelio De Laurentiis.