Erminia Della Frattina, il Fatto Quotidiano 27/1/2011, 27 gennaio 2011
COME SALVARE GLI IMPRENDITORI DAL SUICIDIO - COME SALVARE GLI IMPRENDITORI DAL SUICIDIO
La Cna di Asolo organizza corsi di autostima per convivere con la crisi
di Erminia della Frattina
Venezia
Le ferite più profonde sono quelle dell’anima. E così mentre continua la lotta per la sopravvivenza delle aziende del Nord-est, tra ordini in diminuzione e difficoltà di accesso al credito, è sempre più evidente che i tanti suicidi degli imprenditori non si risolvono solo con i soldi. Non è solo una questione economica, e non sarà il Fondo di garanzia promesso dal presidente del Veneto Luca Zaia dall’inizio del suo mandato a oggi, rilanciato a ottobre ma in realtà non ancora decollato (fino a 4 miliardi destinati a favorire l’accesso al credito alle piccolissime, piccole e medie imprese venete) a salvare altre vite.
Questione
di dignità
C’ENTRAl’autostima,ladignità che gli imprenditori, soprattutto quelli con fabbriche medio-piccole, sentono di perdere quando si decide di licenziare dipendenti che sono spesso anche amici, parenti, con cui hanno diviso le ore in fabbrica, gli alti e bassi della produzione, le difficoltà. È andata così per Santo Sergio Merlo, imprenditore di Caerano San Marco nel Veneziano che si è ucciso a novembre travolto dalle difficoltà economiche. Ed è andata così prima di lui anche per altri 18 imprenditori nordestini che si sonotoltilavita,incapacidiaffrontare le onde della crisi e di superare quel nodo dell’anima.
Alla Cna di Asolo lo hanno capito, e hanno deciso di fare i conti con la depressione e la mancanza di autostima dei piccoli imprenditori in difficoltà. E così nella sede dell’associazione trevigiana sono partiti il 22 gennaio, con una programmazione che proseguirà fino a maggio, una serie di “laboratori psicologici” riservati ai titolari d’azienda. Titolo dell’iniziativa: “Dentroeoltrelacrisi:conoscere,imparare, superare”. Come dire che la crisi parte prima di tutto da dentro. Da se stessi.
I laboratori della Cna, gestiti da psicologi e psicoterapeuti, sonoorganizzatiinunaseriedi“incontriterapeutici”chepuntano a ricostruire l’autostima e la coscienza di sé dei piccoli imprenditori veneti avviliti dalla recessione, e a insegnare come utilizzare al meglio i meccanismi del pensiero strategico. “Con questi seminari – spiega Giancarlo Dal Bello, presidente del mandamento di Asolo della Cna non vogliamo elargire ottimismo a buon mercato. La situazione è dura e nascondere la realtà non serve. Servono invece strumenti di consapevolezza e di rafforzamento interiore, una migliore comprensione delle dinamiche relazionali e una più efficace gestione del proprio mondo emotivo”. Un percorso difficile soprattutto per gente abituata a lavorare sodo ma a pensare poco al proprio “mondo interiore”. Per dare il tempo di metabolizzare le nozioni acquisite la programmazione dei laboratori psicologici è stata suddivisa in tre passi. Il primo, dal 22 al 29 gennaio, è servito per imparare ad affrontare le difficoltà mettendo in gioco i meccanismi di costruzione e decostruzione dei problemi, svelando “gli errori e gli autoinganni della mente umana” spiegano i curatori del progetto. Non mancherà un’illustrazione documentata di casi pratici, orientata a far capire come risolvere le questioni relazionali all’interno di un gruppo. Gli imprenditori torneranno poi sui banchi della Cna dal 19 al 26 marzo per affrontare il secondo passaggio della terapia: come sviluppare le proprie potenzialità.
Migliorare
lo stile di vita
IL PASSAGGIO è cruciale, le lezioni toccheranno nodi fondamentali per fare il mestiere di responsabile di un’azienda. Si va dalle motivazioni per cui si è scelto quel lavoro all’ottenimento degli obiettivi produttivi, dalle strategie di time management fino al “principio delle frequentazioni” (argomento misterioso, forse si vuole attirare l’attenzione sul fatto che frequentare persone ottimiste e che ci vogliono bene è fondamentale). Il tutto per arrivare al nocciolo del percorso: acquisirelenozionidibaseperraggiungere uno stile di vita più ricco e appagante. Le iscrizioni ai laboratori, che saranno corredati di esempiconcretiedesperimenti pratici,sonostatenumerose,segno che gli imprenditori gradiscono anche i supporti psicologici oltre a quelli concreti e strettamente economici. Lo conferma anche il numero di titolari d’azienda che ha telefonatofinoagiugnoalnumeroverde istituito dalla Camera di commercio di Padova, una specie di telefono amico per padroncini in difficoltà dove psicologi e consulenti del lavoro hanno ascoltato e suggerito soluzioni. “Le telefonate sono state tante – dicono quelli dello staff – una ogni 20 minuti. Nella maggior parte dei casi chi ha chiamato si accontentava di potersi lamentare con qualcuno che li ascoltava e basta, senza dare giudizi”.
Ora il “telefono amico” è stato chiuso, le banche continuano a fare a gara per offrire misure anti-crisi per le aziende che tanto convenienti non sembrano, alcuni centri di terapia specializzati di Padova, Vicenza e Treviso mettono a disposizione degli imprenditori consulenze gratuite o a prezzo simbolico (10-15 euro).