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 2011  gennaio 27 Giovedì calendario

Caro Flores d’Arcais, ma non ti viene mai un dubbio, anche solo «Micro»? - La vita insegna tante co­se, ma ce n’è una in particolare che do­vrebbe tornare utile quando ci si trova in mezzo a di­scu­ssioni che separano il mon­do in due, gli intelligenti da una parte e gli ignoranti dall’altra

Caro Flores d’Arcais, ma non ti viene mai un dubbio, anche solo «Micro»? - La vita insegna tante co­se, ma ce n’è una in particolare che do­vrebbe tornare utile quando ci si trova in mezzo a di­scu­ssioni che separano il mon­do in due, gli intelligenti da una parte e gli ignoranti dall’altra.E la cosa è questa: se una perso­na ti dice che sei un cretino, ci sono almeno la metà delle pos­sibilità che il cretino in realtà sia lui; ma se le persone che ti dicono che sei un cretino diven­tano due, è consigliabile consi­derare la possibilità che il creti­no sia tu. Paolo Flores d’Arcais, filoso­fo marxista e direttore di Micro­Mega , dedica il nuovo numero monografico della sua rivista, con uno sforzo di originalità en­comiabile, al tema «Berlusconi­smo e fascismo». Un corposo volume il cui impianto, pur nel­le diverse gradazioni possibili dell’antiberlusconismo mili­tante, è facilmente intuibile. Be­ne. Due giorni fa Libero , con una serie di articoli, uno dei quali firmato dallo stesso diret­tore Maurizio Belpietro, ha iro­ni­zzato sulla presunzione di su­periorità morale e intellettuale di quella Sinistra che vede nel berlusconismo il Male assolu­to e in se stessa l’incarnazione del Bene.L’armata della Bellez­za e della Bontà cui è affidato il compito di fermare le armate dell’Illegalità e della Volgarità. Libero e Belpietro fanno nota­re, una volta di più, quanto po­co credito intellettuale e quan­to poco peso politico riscuota­no «gli odiatori del Cavaliere», come ad esempio su MicroMe­ga Andrea Camilleri o Natalia Aspesi, col loro abbaiare astio­so e acritico. Sempre sicuri che se l’Italia fa schifo, è per colpa degli altri, mai propria. Comun­que. Il giorno dopo Flores d’Ar­cais parte lancia in resta, anco­ra più convinto di stare dalla parte del Giusto e del Bene, rin­graziando ironicamente Bel­pietro per la stroncatura e la pubblicità gratuita fatta alla sua rivista. Ieri, la nuova punta­ta. Sulla prima pagina del Cor­riere della sera Pierluigi Battista firma un pezzo lucidissimo (pe­raltro molto equilibrato e per nulla livoroso come può capita­re magari a noi del Giornale ) nel quale denuncia il pericolo­so e controproducente «razzi­smo antropologico» di quella Sinistra, soprattutto intellettua­le, che da 16 anni ostenta un al­tezzoso e insopportabile di­sprezzo per chi vota il Nemico. Gli antiberlusconiani afflitti da un devastante e insopportabile complesso del migliore. E per la seconda volta in due giorni, Flores d’Arcais scende in cam­po, firmando un’altra lettera aperta, questa volta contro Battista e il Corriere , partendo dal presupposto che « Micro-Mega dà proprio fastidio», «tanto alle cheerleader del “Me­no male che Silvio c’è” ( cioè Li­bero, ndr) quanto a quelle del “un colpo al cerchio e uno alla botte” ( cioè Battista, ndr ) ». Sen­za farsi venire almeno un dub­bio, anzi due. Il primo che Micromega non sia fastidiosa, ma ridicola. Il se­condo che i cretini non siano per forza sempre gli altri.