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 2011  gennaio 27 Giovedì calendario

Fuga di notizie dalla Camera Ecco le intercettazioni a rate - L’avviso del fango a mezzo stampa.Sdo­ga­nato con Tangentopoli il sistema degli avvi­si di garanzia recapitati via quotidiano, la pras­si continua

Fuga di notizie dalla Camera Ecco le intercettazioni a rate - L’avviso del fango a mezzo stampa.Sdo­ga­nato con Tangentopoli il sistema degli avvi­si di garanzia recapitati via quotidiano, la pras­si continua. L’ultima frontiera è stata abbattu­ta ieri quando, prima dei membri della giunta per le Autorizzazioni, dell’arrivo di un nuovo malloppo di carte (227 pagine) della procura di Milano sono state allertate le agenzie di stampa. Il secondo faldone del caso Ruby, par­tito dalla procura di Milano, è piombato sul tavolo del presidente della Camera Fini al­l’ora di pranzo. Il quale, con presumibile sod­disfazione, le ha trasmesse alla giunta, compe­tente a spulciarle, valutarle ed esprimersi nel merito. Peccato che la notizia dell’arrivo di nuovo materiale gossipparo arrivi alle orec­chie dei membri pidiellini via agenzia. Ore 14.17: «Ruby, procura di Milano invia nuovi documenti alla Camera». Pochi minuti prima il portavoce di Fini, Fabrizio Alfano, viene spe­dito in sala stampa a dare la notizia. Legge il comunicato ai cronisti e ne dà copia ad ognu­no: «Nella giornata odierna- si legge nel comu­nicato - alle ore 13.33, è pervenuta alla presi­denza della Camera dei deputati da parte del­la Procura della Repubblica presso il tribuna­le di Milano, ulteriore documentazione inte­grativa di quella già inviata il 14 gennaio scor­so, in relazione alla domanda di autorizzazio­ne ad eseguire perquisizioni domiciliari nei confronti dell’onorevole Berlusconi. Tale do­cumentazione - conclude la nota - è stata im­mediatamente trasmessa dal presidente del­la Camera, Gianfranco Fini, al presidente del­la Giunta per le autorizzazioni, Pierluigi Casta­gnetti ». Peccato che i membri della giunta ca­dano dal pero. «Ma come nuovo materiale? Non ne sappiamo niente.L’abbiamo appreso dalle agenzie». Il deputato Maurizio Paniz non ci sta: «Penso sia corretto che prima di in­formare l’opinione pubblica si informino i membri della giunta, non è stato simpatico leggere la notizia sulle agenzie». E ancora: «Non c’è ragione per un conflitto da istituzio­ni, ma difendo tutti i componenti della com­missione, non solo quelli del Pdl». Nota la permalosità del presidente della Ca­mera, sentitosi accusato, Fini poche ore dopo dà vita a un siparietto proprio con Paniz. Il qua­le è seduto in un corridoio della Camera con Enrico Costa e Niccolò Ghedini. Fini, che ha lasciato l’Aula e si dirige verso il suo ufficio, si avvicina e dice secco: «Guarda che hai preso una cantonata». Ma il deputato Pdl replica tranquillo: «Non volevo attaccare te, ma solo difendere la dignità dei componenti della Giunta». E l’altro: «Da quello che ho letto non si direbbe proprio-insiste Fini-in quell’agen­zia mi accusi di scorrettezza». Paniz non fa una piega e ribadisce la sua posizione: «Guar­da la registrazione video della mia dichiarazio­ne... ». Neanche Fini demorde: «Ok. Basta. Io sto a quello che è scritto sulle agenzie: prendo atto della tua spiegazione ma ho letto tutt’al­tro rispetto a quello che stai dicendo ora». Fini si allontana e bofonchia: «Questa cosa domani comun­que è su tutti i giornali. Non me ne frega un c...».