Marco Mobili, Il Sole 24 Ore 27/1/2011, 27 gennaio 2011
PER LE FIAMME GIALLE NELLE FRODI CAROSELLO IL 44% DELL’EVASIONE
La lotta all’evasione fiscale resta la priorità. Ma è solo la punta di un iceberg sotto la quale si celano altri fenomeni illeciti. Così nell’audizione in commissione Finanze della Camera, il comandante della Guardia di Finanza, Nino di Paolo, ha rilanciato l’allarme sottolineando che «l’evasione fiscale, il sommerso, le frodi sui finanziamenti pubblici, la criminalità organizzata, il riciclaggio, l’abusivismo finanziario, la contraffazione, sono espressione di una minaccia unitaria. Una minaccia che impone una risposta altrettanto unitaria per essere veramente efficace».
La lotta all’evasione, ha spiegato Di Paolo, si muove su due direttrici e ha consentito di stanare nel 2010 circa 9.000 evasori totali: la deterrenza, concentrata sull’evasione di massa, che con oltre 822mila controlli mette nel mirino dagli scontrini alle fatture, dalla circolazione di merci ai cosiddetti finti poveri, quelli con redditi dichiarati pari a zero e utilizzano beni di lusso; il contrasto, che con 31mila verifiche a società, imprese e lavoratori autonomi, cerca di stanare - anche grazie all’intelligence e all’anlisi dei fattori di rischio - fenomeni evasivi, elusivi e di frode più gravi.
Un esempio in questo senso è la lotta all’evasione internazionale che ha permesso alla Gdf di scoprire compensi/ricavi non dichiarati per 10,5 miliardi di euro. Le evasioni scoperte sono risultate concentrate in Lussemburgo (26%), Svizzera (25%), Regno Unito (7%), Panama (6%), San Marino e Liechtenstein (2% ciascuno). Inoltre sono oltre 2.000 le verifiche e le indagini di polizia giudiziaria in corso. Molti degli indagati sono contenuti in liste (come la "Falciani" con oltre 700 operazioni concluse) acquisite attraverso la collaborazione internazionale. Oltre alla Falciani, ci sono la lista Pessina (176 verifiche per 180 milioni di euro di redditi evasi), la San Marino-Forlì (348 verifiche concluse per 230 milioni di euro di redditi evasi), la Kundenliste (20 verifiche concluse per 1,7 milioni di redditi evasi).
Un pericolo costante restano le frodi carosello, passate dai beni ai servizi. Rappresentano oltre il 44% dell’evasione Iva e l’azione di contrasto ha portato alla denuncia di oltre 11mila soggetti per reati tributari.
Sul fronte della tutela della spesa la Gdf ha denunciato quasi 5.000 persone per aver percepito prestazioni sociali agevolate per oltre 1,5 miliardi. Nel mirino anche la finanza derivata con oltre 21 indagini su 50 enti territoriali tra comuni e regioni.