Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  gennaio 21 Venerdì calendario

STA SERA DA SILVIO

Per quanto la macchina sia collaudata, il motore deve essere sempre al massimo dei giri. Perché se all’improvviso il Presidente decide di montare, non può accadere che aspetti o che, peggio, vada in bianco. I preparativi. Come l’11 agosto, quando la pesca produce un solo ospite femminile, seppure di «qualità» con quella Roberta Bonasia, che per tutti poi diventerà la «fidanzata». Lele Mora chiama Emilio Fede alle 2 e mezza del pomeriggio. Fede dice chiaro e tondo di non averlo ancora sentito il Cavaliere. Ma sonda il terreno: «Eventualmente mi chiedesse oggi?». Mora assicura: «Adesso vedo». Fede risponde: «Dimmelo. Così io non mi sbilancio». Poi scende in campo Fedele Gentile, autista e addetto alla sicurezza di Mora. Punta su tale Amanda, la becca a cinque minuti dall’imbarco in aeroporto: torna a casa dal fidanzato. Il massimo che si riesce a ottenere è che Amanda, insieme alla sorella Anna, sia di ritorno già domani: sempre che Fede rimborsi il biglietto. No problem, dice Fede, che però osserva: «E per stasera come si fa?». «Ci sta lavorando il dottore (Mora, ndr). Certo che ce la fa» si sente rispondere. Lui riprende: «Allora io faccio chiamare ufficialmente». Mezz’ora dopo Mora parla con Daniele Salemi per avere a cena dal Cavaliere «Miss Torino», cioè Roberta, e Ambra Battilana, ragazze della scuderia di Mora. Dice Salemi: «Adesso? Me lo potevi dire prima. Chiamo subito». Dieci minuti dopo Mora richiama. Salemi risponde: «Roberta viene, Ambra non risponde: non so dove cavolo è». Alla fine si siederanno a tavola il Cavaliere, Fede, Mora, Salemi e Roberta. Quella sera Silvio la invita ad andare in Sardegna. Salemi ne informa Mora dicendo di averle detto di «andare». Poi la stessa informerà Mora, che le raccomanderà di «comportarsi bene» e le suggerirà di fare uno «scherzo» vestendosi da «infermiera: curalo bene». L’arrivo. Va molto meglio una decina di giorni dopo, quando ad Arcore sbarcano undici ragazze: Ambra Battilana, ”Lisa” Barizonte, Iris Berardi, Roberta Bonasia, Chiara Andrea Danese, Imma ed Eleonora De Vivo, ”Maristelk” Garcia Polanco, Nicole Minetti, ”Annina” Visan e una tale ”Marisiel”. Anche qui Fede si limita ad organizzare l’arrivo di Ambra e Chiara tramite Salemi (che solitamente accompagna le giovani ospiti all’ufficio di Mora, al numero 9 di viale Monza a Milano, dal quale in genere ripartono in compagnia di Mora alla volta di viale San Martino con una Mercedes classe S). Prova, ma senza riuscirci, a ”bruciare” l’«arrivista» Roberta: «Non gliela togli, è troppo preso» dirà Mora. Alcune ragazze vengono informate direttamente dal Cavaliere. L’eurodeputata del Pdl Licia Ronzulli e Nicole Minetti si preoccupano di contattare e coordinarsi con le altre: avranno qualche grattacapo, il traffico (vengono da Bologna), Maristelle («ha detto alla tata di venire più tardi»), Annina («non ho capito perché, dice Nicole Minetti, non vuole andare allo stadio») e le gemelline di Napoli (ancora la Minetti a Ronzulli: «non le ho ancora sentite»). È il 22 di agosto, il Cavaliere - come spiega Fede a Mora - «è incazzato per ’sta storia di Bossi e Casini». La serata non va meglio a San Siro, dove il Milan perde ai rigori il trofeo Berlusconi con la Juve. Ma per il Cavaliere la rivincita scatta di notte. Secondo i magistrati sono in 9 a restare nella villa ”Lisa”, Iris, Roberta, Imma, Eleonora, Maristelk, Nicole, ”Annina” e ”Marisiel”. La serata. Cosa si fa dopo cena? Lo spiega l’ex prefetto di Napoli Carlo Ferrigno, altra serata (ad ottobre) altre protagoniste: «A casa di Berlusconi c’era pure la Minetti, col seno da fuori, che baciava Berlusconi, in continuazione: insomma, senti, proprio un puttanaio». E ancora: «Stavano tutte discinte con le mutande, ognuno lo fa, mezze ubriache, in braccia a Berlusconi e se le baciava tutte, le toccava tutte». Poi? «Poi sono rimaste le De Vivo e la Floriana, a scopare con Berlusconi». Il giorno dopo. Com’è andata quel 22 agosto lo si sa il giorno dopo. La Minetti ragguaglia Barbara Faggioli, un’altra ragazza della scuderia di Mora: «È troppo innamorato». Barbara intuisce una vena di gelosia: «Ti innervosisce un po’?». «Non me ne frega un cazzo» ribatte Nicole. E chiude: «Io sono contenta se lui è contento». Il resto è noto: le buste con il denaro, i gioielli, i vestiti che Giuseppe Spinelli, il bancomat del Cavaliere, elargisce a notte fonda o ad alba inoltrata: sarà materia di discussione, di nuove gelosie e di rivendicazioni fra le ragazze. Almeno fino alla prossima cena.