Dino Martirano, Corriere della Sera 27/01/2011, 27 gennaio 2011
REGALI, GIOIELLI E BUSTE DI SOLDI. L’IRA DELLA MINETTI AL TELEFONO —
Ragazze sull’orlo di una crisi di nervi perché a un certo punto di questa storia incredibile si sentono scaricate dal giro di Arcore. Ecco allora una Nicole Minetti irriconoscibile che sbraita (al telefono con l’amica Clotilde) contro il premier: «C’è un limite a tutto non me ne frega un c... se lui è il presidente del Consiglio... Un vecchio e basta. Io non mi faccio pigliare per il c... così... Si sta comportando da pezzo di m... per salvare il suo c... flaccido» . E’ l’ 11 gennaio del 2011, appena due settimane fa, e sembra che al consigliere regionale del Pdl stia franando il terreno sotto i piedi: «Uno che fa così è un pezzo di m... Perché lui mi ha tirato nei casini in una maniera che Dio solo lo sa... In cui io non ci sarei finita neanche se mettevo tutto l’impegno. Gli ho parato il c... e non si può permettere di fare così» . I problemi di Nicole Minetti a questo punto sono molti se si leggono anche le ultime 300 pagine di atti inviate dalla procura di Milano alla Giunta per le autorizzazioni procedere della Camera. Lei, che ieri ha ricevuto un avviso a comparire dalla Procura, ha annunciato tramite il suo legale Daria Pesce che si presenterà ai pm. Innanzitutto c’è il filone d’inchiesta sulla minorenne marocchina che ha frequentato la villa del premier ma ora spunta anche una seconda ragazza, la brasiliana Iris Berardi, che il 21 e il 22 novembre 2009, quando non aveva ancora compiuto 18 anni, è stata «agganciata» dalla cella telefonica di Porto Rotondo. Comprensibile, dunque il nervosismo della Minetti: «Quando si cagherà addosso per Ruby chiamerà e si ricorderà di noi... adesso fa finta di non ricevere chiamate» , scrive in un sms inviato il 9 gennaio del 2011 a Barbara Faggioli. In quei giorni la situazione è drammatica, il cerchio teso dalla Procura si sta stringendo intorno a una trama che sembra sempre più quella di un romanzo criminale: l’estate scorsa, infatti, la Minetti prima di partire per le Seychelles presta incautamente la sua automobile, una Mini Cooper verde, all’amica dell’Olgettina Marysthell Garcia Polanco che la passa al suo convivente Carlos Manuel La Rosa. Bene, mentre il consigliere regionale si trova a villeggiare nell’oceano Indiano, la polizia ferma La Rosa a bordo della Mini e lo arresta perché nell’appartamento dell’Olgettina trova 2,7 chili di cocaina mentre un’altra partita di 9 chili e rotti salta fuori da una cantina. E per parare il colpo «lui avrebbe consigliato alla Minetti di fare una denuncia di furto dell’auto » . Poi, nonostante il precedente, il 6 dicembre del 2010 la signorina Polanco ha l’ardire di telefonare al perfetto di Milano e per un passaporto: «Chiamo a nome del presidente del Consiglio» . Dalle carte emergerebbero 7 telefonate e due occasioni in cui il prefetto ha ricevuto la Polanco. Nicole Minetti sembra vacillare: «Lui non mi ha chiamata, gli faccio prendere paura» , scrive in un sms inviato il 13 gennaio scorso. E poi c’è l’altra neo maggiorenne del giro di Arcore, la brasiliana Iris Berardi nata il 29 dicembre del 1991, che ha lasciato molte tracce finite nei verbali: a casa sua, via Olgettina 65, sarebbero state sequestrate alcune buste gonfie di denaro (2000 euro ciascuna) che la ragazza dice di aver ricevuto dal presidente Silvio Berlusconi insieme a gioielli e ad altri oggetti. Ma in quella perquisizione del 14 gennaio salta fuori anche un’agenda in cui Iris Berardi ha annotato i suoi appuntamenti del 2010: «Febbraio 6 andare da papi, feb 27 andare da papi, 7 marzo Papi 2000, 13 marzo Papi 2000, 5 aprile 2000 euro, 17 aprile papi 2000, 22 maggio papi, Silvio 39335..., 5 giugno papi 2000. Riepilogo gennaio 9580, febbraio 21000, aprile 7350» . Inoltre, con un occhio all’età della ragazza, i pm segnalano «ulteriori presenze della Berardi nelle residenze di Berlusconi il 22/11/09...» , giorno seguente a quello in cui il telefonino della brasilina viene «agganciato» a Porto Rotondo, in Sardegna. In totale Iris va «ad Arcore una trentina di volte» . Ma anche Ruby ha la sua contabilità, stavolta affidata a un appunto, in cui scrive di dover «ricevere 4,5 milioni da B. entro due mesi. Ma i quei «pizzini» ci sarebbe scritto anche che Ruby el Maharoug ha ricevuto «170 mila euro da Spinelli (il segretario di Berlusconi, ndr)» e «70 mila da Di Noia» . L’avvocato Di Noia, che difende Ruby, smentisce: «E’ falso» . Nel faldone giunto alla Camera alle 13.33 di ieri non ci sarebbero fotografie. Però dalle carte si evince che a casa delle gemelle De Vivo sono stati sequestrati gioielli computer, macchina fotografica e «foto di Berlusconi in mezzo alle due gemelle» . Il 15 gennaio, poi, è stata presa a verbale la testimone Maria Makdoum, ballerina, che ha confermato con molti particolari la sua serata ad Acore come era già emersa dalla voce del suo amico Carlo Ferrigno, ex prefetto finito sotto processo per altri motivi, intercettato la scorsa estate. Ecco il racconto di Maria: «Giugno 2010 Lele Mora mi chiese se ero interessata a partecipare a una serata ad Arcore... e se sapevo ballare la danza del ventre e se volevo fare parte del suo harem. Mi trasferii a casa sua da giugno ad agosto. Mi sono recata ad Arcore a luglio. Alla partenza in viale Monza c’erano altre ragazze (è la scena del famoso filmato di Oggi, ndr)...» . In villa, «ognuna di noi si è seduta per la cena dove voleva. Finita la cena il presidente disse: "E ora facciamo il Bunga Bunga"e spiegò che cosa era, cioè una cosa sessuale» . Maria fa la danza del ventre, «le De Vivo in mutande e reggiseno, il presidente le toccava e loro lo toccavano nelle parti intime. E si avvicinavano anche ad Emilio Fede che toccava il seno e le parti intime. Poi la ragazza brasiliana ballava la samba in maniera hard, il presidente le toccava il seno e la parti intime... Sono rimasta inorridita. Se avessi saputo prima che si faceva in villa non sarei andata. Ma Mora mi disse: "Per entrare nel mondo dello spettacolo bisogna pagare un prezzo, cioè vendere il proprio corpo. Gli dissi che non sarei mai stata disposta, sono rimasta emarginata. Ho raccontato tutto a Ferrigno» . Che però, per quanto indignato, lascia passare circa due mesi prima di sfogarsi al telefono col figlio. Barbara Faggioli infine commenta con sarcasmo il comportamento del padrone di casa quando, l’ 8 gennaio, parla con la Minetti: «A lui gli fa comodo mettere te e me in Parlamento perché dice "bene, me le sono levate dai c..., lo stipendio lo paga lo Stato"» . Ma ormai è tardi e la Minetti sembra avere dei rimpianti: «Questa è una roba che ti rovina la vita. Io voglio fidanzarmi, sposarmi, avere dei bambini, una casa. Invece qui a litigare tutti i giorni con tutti, metterla nel c... a quello di fiducia a te. La politica è un casino. Cioè cade lui... cadiamo noi» .
Dino Martirano