L. Col., Corriere della Sera 21/01/2011, 21 gennaio 2011
VOGLIA DI PAROLE CON UN SENSO
Voglia di poesia: come si fa a passare, nell’ arco di sole quattro edizioni di un festival dedicato ai versi, da duecento a duemila spettatori? C’ è riuscito «Ritratti di Poesia, una giornata per viaggiare con la parola», che oggi, per il quinto anno consecutivo apre al pubblico le porte del Tempio di Adriano in piazza di Pietra, presentando, dalle nove e mezzo di mattina alle nove di sera, reading di una ventina di poeti italiani e internazionali, confronti con case editrici e riviste, laboratori interattivi, incontri con artisti per sottolineare l’ intimo rapporto tra parole e immagini, momenti dedicati alla lettura con Paola Gassman, Margherita Lamesta Krebel, Cosimo Cinieri e Monica Guerritore. Gran finale con l’ esibizione di Lucio Dalla che con la scrittura poetica ha sempre avuto un rapporto speciale, dai tempi della collaborazione con Roberto Roversi fino al recente omaggio ad Alda Merini. Dalla, che si confronta sui temi della poesia con Guido Zaccagnini, farà poi ascoltare alcuni suoi brani accompagnato dalla voce recitante di Marco Alemanno, dal pianoforte di Beppe D’ Onghia e dal contrabbasso di Daniele Roccato. Ad inaugurare l’ appuntamento, dedicato alla scrittura tra passato e contemporaneo, sarà Emmanuele Emanuele, presidente della Fondazione Roma, che ha ideato quattro anni fa l’ evento, affidandone la cura a un avvocato con la passione dei versi, Vincenzo Mascolo. Emanuele, che consegnerà anche il premio della Fondazione, assegnato lo scorso anno ad Andrea Zanzotto, fa notare che «in un momento in cui gli spazi dedicati alla cultura e all’ arte si riducono drasticamente, noi compiamo ancora una volta, una scelta diametralmente opposta. Del resto la poesia e l’ arte non operano soltanto una sterile ricerca del bello, ma hanno un valore etico e sociale, consentendo a chi ne fruisce di aprirsi al mondo e riportare al centro dell’ attenzione il valore autentico della persona». Tra i poeti italiani, partecipano Patrizia Cavalli, che ha pubblicato con Einaudi alcune raccolte di successo, e Milo De Angelis, che insegna in un carcere milanese e traduce Racine e Baudelaire, Eschilo e Virgilio. Silvia Bre, che ha vinto il Viareggio 2007 per la poesia e scrive versi che sono invocazioni e maledizioni. La più giovane, sedici anni appena, è Carlotta Pederzani, che frequenta ancora il liceo linguistico a Cremona, ma ha già riscosso un premio e pubblicato una raccolta con LietoColle. Tra gli stranieri, il canadese Mark Strand, che nel 1999 ha ricevuto il Pulitzer Prize for Poetry e in Italia è ampiamente proposto dall’ editore Donzelli. Dal Libano arriva Joumana Haddad, responsabile delle pagine culturali del quotidiano «An Nahar». Dal Botswana, Barolong Seboni, che porta la sua poesia carica di suoni, rumori, odori, evocatrice di una terra mangiata dal sole: «il posto del Sole che beve dalla Terra e crea la grande (madre) sete».
L. Col.