Cristina Bassi, il Giornale 26/1/2011, pagina 15, 26 gennaio 2011
Da Ferruzzi a Cuccia, rapire i morti porta iella - Sembra incredibile, ma quella di trafugare bare è una macabra mania italiana
Da Ferruzzi a Cuccia, rapire i morti porta iella - Sembra incredibile, ma quella di trafugare bare è una macabra mania italiana. Il furto della salma di Mike Bongiorno è infatti solo l’ultimo episodio di questo tipo. Il precedente forse più noto è quello di Enrico Cuccia, mortonel 2000. Unannodopolespo-gliedelpresidenteonorariodiMedio-bancasparisconodalcimiterodiMei-na, sullagoMaggiore, apochichilome-tridadoveerastatotumulatoBongior-no. Inunprimomomentoconunalet-teraanonimasedicentiinvestitorirovi-nati assicurano che restituiranno i resti di Cuccia quando l’indice Mib raggiungerà quota 50 mila. Poi i ladri chiedono un riscatto di sette miliardi e mezzo di lire, ma vengono incastrati grazie a un’intercettazione e la bara viene ritrovata in un fienile della Val di Susa. I resti di Serafino Ferruzzi, fondatore dell’omonimo impero scomparso nel 1979, sono stati trafugati nel 1987 dalla tomba di famiglia a Ravenna. I malviventi chiedono 10 miliardi per restituirli, i Ferruzzi però rifiutano ogni trattativa. La salma non è mai stata ritrovata. Il caso di Salvatore Matarrese, padre del deputato della Dc Antonio, risale al 1977. La sua bara sparisce dal cimitero di Bari, i ladri lasciano un messaggio firmato Nap e chiedono un miliardo di lire di riscatto. Tre giorni dopo la salma è rinvenuta in un altro loculo dello stesso cimitero. Anche il piccolo Raffaele Bagni, tre anni, figlio dell’ex calciatore Salvatore, è stato oggetto di una profanazione. Il bimbo è morto nel 1992 in un incidente d’auto.I genitori si dissero disponibili a pagare i 300 milioni di riscatto, ma la salma non è mai stata restituita. Non solo vip nel mirino dei trafugatori di bare. Anche persone comuni, ma facoltose, sono state loro vittime. È il caso di Guido Vece, la cui bara viene rubata nel 1992 dal cimitero di Mesagne, vicino a Brindisi.I parenti dell’imprenditore agricolo ricevono la richiesta di 200 milioni, la salma però viene rinvenuta nella campagna vicino al luogo del furto. Nel 1978 a Nurri, tra le province di Nuoro e Cagliari, sparisce la bara di Giuseppe Serra, padre del veterinario provinciale di Cagliari. Secondo gli inquirenti il motivo è il denaro, anche se il corpo dell’uomo è ritrovato pochi giorni dopo. Come quello di Luigi Pezzullo, portato via dalla sua tomba a Eboli nel 1981. Il padre, era uno dei più noti imprenditori della pasta della Campania e il riscatto doveva essere di due miliardi. All’estero non sono mancati episodi celebri. Le spoglie di Charlie Chaplin sono state rubate nel 1978 a Corsier sur Vevey, in Svizzera, da due rifugiati politici che chiesero 600 mila dollari. Quindici giorni dopo i resti dell’attore vengono rinvenuti vicino a Neuville. Mentre il caso dell’ex presidente argentino Peron, morto nel 1974, rimane tutt’ora avvolto nel mistero. Nel 1987 la sua tomba viene profanata nel cimitero di Chacarita a Buenos Aires. I ladri amputano e portano via le sue mani e chiedono otto milioni di dollari per restituirle. «Rapire» salme sembra non pagare troppo, visti i precedenti. Ma i trafugatori, spesso improvvisati, non rinunciano. Per denaro, per mitomania, per sfregio, per ritorsione.