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 2011  gennaio 26 Mercoledì calendario

2 articoli - "NIENTE SESSO E POCO ALCOL" NELLA VERITÀ DI BERLUSCONI RUBY DIVENTA MAGGIORENNE - MILANO - Ben 29 testimoni

2 articoli - "NIENTE SESSO E POCO ALCOL" NELLA VERITÀ DI BERLUSCONI RUBY DIVENTA MAGGIORENNE - MILANO - Ben 29 testimoni. Forse contrastanti sui particolari, come le date, gli ospiti, ma tutti d´accordo sul carattere delle feste. Di sesso o altro, nemmeno l´ombra. Uno dietro l´altro hanno risposto alle domande dei difensori del premier, Silvio Berlusconi. Per nessuno - si legge nella memoria depositata alla giunta per le autorizzazioni della Camera - esiste il bunga bunga, né come locale a luci rosse nascosto nelle viscere di Arcore, né come metafora sessuale. Quelle cene, anche nel cuore della notte erano dei semplici ritrovi conviviali in cui il premier si comportava «da signore» in mezzo a donne che a dire di Carlo Rossella «erano simpaticamente rispettose e ossequiose nei confronti del presidente. Non ricordo nessuna che gli desse del tu». Mai spogliarelli o attività sessuale. Nessun reato, e se mai ne è esistito uno nel castello di accuse della procura come la telefonata in Questura per liberare Ruby, è competente il Tribunale dei ministri, non certo Milano. 1) La competenza «La concussione - scrivono i legali di Berlusconi - si sarebbe consumata non in Milano, ma in Sesto San Giovanni», dove stava il numero due della Questura Pietro Ostuni, quando ha ricevuto la telefonata e in più Berlusconi l´ha effettuata «nella sua qualità di presidente del Consiglio dei ministri». Per un episodio simile con l´Agcom, il Tribunale di Trani ha mandato il dossier al locale Tribunale dei ministri. 2) Sesso tra Ruby e il premier Per la difesa, i testimoni chiave delle serate sono i camerieri e i musicisti, perché sono loro ad essere sempre presenti alle feste e a non lasciare mai solo il Presidente con le ragazze e gli altri ospiti. «Sempre insieme a me, al personale di servizio e agli ospiti», ha risposto Danilo Mariani, il dj delle serate che ha assicurato di non avere mai assistito a spogliarelli o scene di sesso e che in discoteca si beveva moderatamente: «Il drink più alcolico era a base di champagne». Ruby? «Associo questo nome a una ragazza mora, alta, di età intorno ai 20-23 anni». 3) Era minorenne e il premier lo ignorava «Gli unici minorenni erano i nipoti alle cene di famiglia», ha spiegato il cantante Apicella, che di Ruby ricorda «solo il nome, ma non il viso». Come Berlusconi apprende della minore età di Ruby, lo spiega Miriam Loddo. Era la notte del fermo. «Io fui contattata dalla Michelle che mi narrò la situazione in cui si trovava la ragazza e mi chiese di informare l´onorevole Silvio Berlusconi di quanto era avvenuto. Io riuscii a parlagli telefonicamente, rappresentando l´accaduto e che, evidentemente, la Ruby era minorenne perché la polizia chiedeva dei genitori». Alla domanda su come reagì Berlusconi, la Loddo risponde: «Rimase molto sorpreso dicendomi: "ma come? In Italia si è maggiorenni a 18 anni e lei ne ha 24?». Anche la Minetti apprende solo in Questura che Ruby è minorenne: «L´avevo conosciuta qualche tempo prima ad una cena dal presidente ad Arcore. Ruby raccontò una storia di vita tristissima e disse che i genitori erano musulmani e che era dovuta scappare di casa, perché voleva convertirsi alla religione cattolica. Quando sono andata in Questura ho appreso con grande stupore che in realtà era ancora minorenne». Lo ignora anche Lele Mora, perché la ragazza non lascia i documenti alla sua agenzia, dice di averli persi. 4) Quando arriva ad Arcore e con chi? Quando e quante volte Ruby vada ad Arcore, non si capisce bene, di certo «non l´ha mai accompagnata l´imprenditore Giampaolo Traversi con il quale Lele Mora l´ha vista arrivare una sera. «Sì la ricordo bene - dice Mora - l´ho conosciuta ad Arcore nel 2009 in una cena. Io ero già in casa e Ruby arrivò con due ragazzi uno di cognome Traversi e l´altro non ricordo. Lei voleva lavorare nel mondo dello spettacolo e mi chiese di darle una mano. Una settimana dopo si presentò nei miei uffici chiedendo un aiuto economico. Poiché ritenevo che potesse avere un futuro lavorativo, le diedi 3mila euro. La mia società investe su giovani emergenti, è per me normale anticipare le spese, mettere a disposizione piccoli appartamenti, pranzi cene». Ruby dal canto suo dichiara di avere incontrato Silvio Berlusconi il 14 febbraio 2010. 5) Serate decorose o bunga bunga? Per tutti i testimoni le serate di Arcore erano innocenti riunioni conviviali. La descrizione più spinta arriva dall´ex direttore di Panorama, Carlo Rossella, che ad Arcore dice di essere stato la sera di Natale 2009 e poi a una seconda cena in occasione di una partita del Milan nel 2010, una a fine settembre e infine un´altra qualche settimana fa. «Vi partecipavano a Natale il presidente, Emilio Fede e due o tre amiche del presidente, le altre volte c´erano Mora, Fede e una ventina di ragazze». Minorenni? «Mai, avendo lavorato per anni nel mondo del cinema e della tv credo di avere un occhio esperto per giudicare l´età delle donne». Le feste, l´alcol, la droga il sesso? «Essendo un cronista ho notato che girava molta coca cola light, acqua minerale e qualche amaro. L´unico che ha bevuto una vodka sono stato io». Il presidente era molto simpatico e corretto, «raccontava episodi della sua vita, le sue esperienze di Parigi, ogni tanto cantava canzoni di Aznavour, Trenet, Henry Salvador e qualcuna delle sue canzoni scritte con Apicella». La cosa più scandalosa era «cantare». 6) I soldi da Spinelli A pagare Ruby è Spinelli, il cassiere che lavora per Berlusconi dal 1978 e che quando Silvio entra in politica passa alle società che fanno capo direttamente al premier. Frequenta Silvio ogni settimana, ma non le cene conviviali. «Berlusconi, mi pare fosse primavera o inizio estate di quest´anno, mi ha avvisato che mi avrebbe cercato una ragazza di nome Ruby e che potevo riceverla perché aveva bisogno di essere aiutata. Spesso mi invia delle persone bisognose, da sempre fa diffusa beneficenza sia direttamente sia attraverso la sua fondazione intestata al padre. Ruby mi chiamò sul mio telefonino. Ricevetti la ragazza la prima volta nel mio ufficio a Milano2 e poi la vidi altre 4 o 5 volte». La prima volta «mi disse di avere impellenti necessità economiche, perché doveva restituire dei prestiti e pagare l´affitto. Mi chiese 5mila euro, ma gliene diedi 3mila. La settimana successiva si ripresentò e le consegnai ulteriori 2mila». Un mese dopo «mi si ripresentò, mi raccontò di essere stata scacciata dalla sua coinquilina. Aveva un ematoma, venne senza preavviso telefonico, le diedi 3500 euro. Poi non le diedi più niente. Un mio collega le consegnò 100 euro per liberarsi di lei pagandole un taxi. A ottobre di quest´anno per allontanarla le consegnai 300 euro. Mi ha cercato più volte l´ultima volta il 25 ottobre 2010». Il tutto senza tenere una contabilità dei pagamenti. WALTER GALBIATI LIANA MILELLA, la Repubblica 26/1/2011 "LE SERATE HARD NEGLI ATTI" COSÌ LA PROCURA SMENTISCE I TESTIMONI A SENSO UNICO - MILANO - Domande generiche e risposte stringate da parte della difesa Berlusconi, domande molto circoscritte e risposte lunghe dal parte della procura, che pare sempre più certa delle proprie carte. 1) La competenza La concussione è un reato a formazione progressiva. Quando la telefonata del premier lo sveglia, il capo di gabinetto è a casa sua, a Sesto San Giovanni. Ma telefona a sua volta alla questura. E il reato si perfeziona quando Ruby alle 2 - l´identificazione non è finita - esce dalla questura. Ci esce per - parole del questore - «una balla» di Berlusconi. Il premier era nell´esercizio delle sue funzioni e quindi il fascicolo deve andare al tribunale dei ministri? Per la Procura di Milano nient´affatto, e i casi citati non c´entrano. In quello di Trani, per dire, la presidenza del Consiglio nomina alcuni membri dell´Agcom, quindi «c´entra». Invece le vecchie sentenze dell´epoca di Tangentopoli distinguono bene tra «essere ministro» e commettere reati: come si ricorda, decine di parlamentari affrontarono il processo. 2) Sesso Tra Ruby e il premier Ruby ha reso quattro interrogatori alla procura milanese. Sono tutti secretati e in larga parte ignoti. Ma in uno di questi, rivelato da Repubblica a ottobre, parla del bunga bunga e dice: «Io ero la sola vestita». Se ha detto di più, lo sanno i pm. Per intanto, le conferme al «fattaccio» sono moltissime. Dal verbale (7 luglio 2010) di Caterina Pasquino: «Ricordo che diceva di essere molto amica del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con il quale, a suo dire, è stata spesso a casa del premier dove ha cenato, ballato e fatto sesso con lui, il quale le dava molto denaro». Dalla telefonata tra Ruby e Antonio: Noemi Letizia, l´ex minorenne di Casoria, «è la pupilla, io sono il culo (ride)». Dai messaggini di Luca Risso, ora comparso in tv come promesso sposo di Ruby, alla sua fidanzata (di allora) Serena: «Sono nel mezzo di un interrogatorio allucinante, è pazzesco! È sempre peggio... Siamo solo a gennaio 2010 e in mezzo ci sono pezzi da 90... C´è Lele, l´avv., Ruby, un emissario di Lui, una che verbalizza». Dalla telefonata di Luca a Serena: «Lei è su, che si son fermati un attimino perché siamo alle scene hard con il pr.. con una con la persona». Inutile aggiungere le stranote telefonate in cui Ruby parla dei soldi promessi da Berlusconi per tacere e per fare la pazza (la «vita parallela»?). E anche le varie testimonianze raccontano che Ruby non evitasse di vendersi. Solo un dettaglio su Luca Risso vale la pena citare. Ruby il 28 ottobre 2010 dice a Davidia: «Sanno tutti tutto... Luca mi sta semplicemente proteggendo perché. . Lele gli ha chiesto di proteggermi... in cambio avrà un sacco di soldi... ma lui (Luca) dice non mi interessa dei soldi, "io ti voglio bene e ti copro"». 3) Era minorenne e il premier lo ignorava È il 26 ottobre 2010, nulla si sa dello scandalo imminente e Ruby parla con il padre venditore ambulante di Letojanni: «Sono con l´avvocato... Silvio gli ha detto "dille che la pagherò il prezzo che lei vuole, l´importante è che lei chiuda la bocca, che mi tiri fuori da tutte queste questioni, che io non ho mai visto una ragazza che ha diciassette anni, o che non è mai venuta a casa mia"... stiamo parlando di queste cose». Può una ragazza (anche come Ruby) mentire al padre su questo punto? Ma una traccia porta a Emilio Fede, considerato il reclutatore di ragazze, e al concorso di bellezza a Sant´Alessio Siculo. Dal verbale di C. Z., organizzatore: «"Ruby" si è presentata la sera del 3 settembre, in ritardo rispetto all´arrivo delle altre ragazze... di avere 15 anni di età... Nel corso della premiazione il presidente della giuria signor Emilio Fede, prima di proclamare la vincitrice... invitava spontaneamente la ragazza a nome "Ruby" a farsi avanti, poiché questi rimasto particolarmente colpito dalla sua storia personale». Dalla videoregistrazione di Fede: «Mi sono commosso, ho solidarizzato, bisogna seguire con i fatti... per aiutarla». Fede non è stato interrogato dai difensori di Berlusconi. Dal verbale di un amico milanese di Ruby, carabiniere: «L´ho incontrata per la prima volta nel maggio/giugno 2009 nella discoteca. .. Mi confidò anche che all´inizio della sua conoscenza con il presidente del Consiglio neanche lui sapeva che era minorenne, dopodiché Ruby lo aveva informato che era minorenne... Sono certo di poter collocare il fatto a gennaio/febbraio 2010... Tengo a precisare che non ero io a fare domande sul presidente del Consiglio, ma era Ruby che spontaneamente mi riferiva questi particolari». 4) Quando arriva ad Arcore e con chi? Ruby conferma ai difensori del premier quello che ha detto alla procura (andò con Emilio Fede il giorno di San Valentino 2010), ma è l´unica. Lele Mora anticipa i tempi: dice di averla vista ad Arcore nel 2009. Non solo: aggiunge che venne accompagnata da Giampaolo Alessio Traversi. Il quale smentisce: «No, ero insieme alla mia amica C. Insomma, una difesa caotica sulla data d´ingresso della minorenne ai party di Arcore. La procura nel frattempo ha accertato una sua più che continua presenza ad Arcore a febbraio (14, 20, 21, 27, 28), marzo (9), aprile (Pasqua, Pasquetta, 25 e 26), maggio (1 e 2). Visite anche molto lunghe. 5) Serate decorose o bunga bunga? Il sesso tra maggiorenni consenzienti non è sicuramente reato, Berlusconi e tutti gli interrogati a suo favore escludono il bunga bunga e i «dopocena». Eppure, Nicole Minetti è molto chiara quando telefona all´amica M. T.: «Ti volevo un attimo briffare sulla cosa... Detto fuori dai denti, ci sono varie tipologie di persone: c´è la zoccola, c´è la sudamericana che non parla l´italiano e viene dalla favelas, c´è quella un po´ più seria». Dalla telefonata di M. T. a un´altra amica: «... Ero imbarazzata... per i camerieri... l´atteggiamento del maggiordomo in mezzo a questo troiaio... «. Per M. T. c´è la cena tranquilla, i balli ammiccanti con «toccamenti» per Silvio Berlusconi (bunga bunga) e poi «qualcuna resta» per la notte, non di sonno. 6) I soldi da Spinelli Il ragionier Giuseppe Spinelli è per l´accusa la «cassa continua» delle papi-girl. Tra lui e Ruby, per esempio, ci sono 7 telefonate tra il 26 maggio e il 1 giugno. Ci sono numerose telefonate in cui la ragazza marocchina «bussa» a soldi. C´è la menzogna che Ruby dice alla polizia, che le trova con 5.070 euro, il 22 settembre. «Me li ha dati Lele Mora». Invece, glieli aveva dati Spinelli. PIERO COLAPRICO , la Repubblica 26/1/2011