Francesco Olivo, Leggo 26/1/2011, 26 gennaio 2011
CAMERON NOMINA IL FIRTS CAT
In Inghilterra la tradizione è implacabile, chi prova a sfuggirle ne paga le conseguenze. Tra le novità introdotte dal premier David Cameron c’è stata anche quella di non assumere dei gatti nella residenza ufficiale di Londra: una novità assoluta, tutti i suoi predecessori avevano dei mici, un po’ per passione, un po’ per difendersi dai topi, presenti a frotte nella zona, vista la vicinanza al Tamigi.
Lesa maestà felina, prontamente vendicata: il mitico civico 10 di Downing street è stato assalito dai topi, uno dei quali è comparso alle spalle di Cameron, mentre era occupato a fare serissime dichiarazioni su questioni di politica economica. La figuraccia è stata planetaria, su Twitter i topolini sono stati ribattezzati Dave, Nick e George, in onore dei tre leader al potere in Inghilterra. Così, il capo del governo si è arreso decidendo di reclutare il first cat in un centro per animali abbandonati.
E’ la conclusione di una soap opera politica che ha tenuto banco nelle sobrie conferenze stampa del governo. Si immagini la scena: il portavoce di Cameron che studia dossier per parare l’affondo dei cattivissimi media inglesi sui bonus alla finanza, sul calo del Pil e sull’Afghanistan e si trova, invece, davanti a decine di domande su gatti e topi. Per giorni il povero comunicatore ha negato: «Niente gatto». Poi, ieri, il cedimento: «Ok, lo ammetto, il premier cerca un micio».