Antonio Calitri, ItaliaOggi 26/1/2011, 26 gennaio 2011
PIEMONTE, SCOPPIA LA GUERRA DEI PANNOLINI TRA REGIONE E PROVINCIA DI TORINO
Roberto Cota e Antonio Saitta vanno alla guerra dei pannolini. Con il governatore piemontese che sta cercando di mantenere la promessa fatta in campagna elettorale per un buono gratuito a tutti i cittadini con neonati, che copra interamente i consumi di pannolini dei primi sei mesi del neonato e il capo della provincia di Torino, che lo va a marcare e lancia un bando per l’acquisto di pannolini rilavabili e riciclabili alle strutture di accoglienza per i più piccoli (asili nido, ospedali, ecc.).
Questa volta la politica si gioca sulla pelle dei neonati, anzi sul sederino. Dove hanno deciso di sfidarsi due politiche, quella del presidente leghista che vuole mantenere la promessa fatta in campagna elettorale e ribadita al meeting dell’amicizia di Rimini, di offrire dal 1° gennaio 2011 a tutte le famiglie con neonati, un buono che copra le spese per l’acquisto dei pannolini per i primi sei mesi. Un bonus che dovrebbe toccare 35 mila famiglie l’anno per un costo di circa 12-15 milioni di euro, fondi da recuperare anche con un contenimento delle spese, a partire da quella della sede romana o della parcella multimilionaria all’architetto Massimiliano Fuksas. Il buono non è ancora arrivato anche se dalla regione assicurano che tutto è pronto e c’è stato solo un intoppo burocratico. Ne ha approfittato Saitta, che almeno nella sua provincia di Torino ha appena lanciato un bando sempre sui pannolini, ma in contrasto con quello regionale. Infatti il presidente Pd, ha deciso di sponsorizzare un nuovo tipo di pannolini, riciclabile e rilavabile, denunciando che i pannolini tradizionali costituiscono il 10% dei rifiuti indifferenziati dell’intero territorio. E quindi attaccando anche l’operazione - pannolini fortemente voluta dal governatore. Ma soprattutto impegnando anche il suo ente nella caccia al neonato, con un bando che prevede un contributo pari al 75% delle spese per l’acquisto di questi pannolini per struttura come asili nido e ospedali, fino a massimo di 3.000 euro.