Varie, 25 gennaio 2011
Tags : Amin Al-Hindi
AlHindi Amin
• Gaza (Palestina) 1940, Giordania 17 agosto 2010. Terrorista. L’architetto della strage alle Olimpiadi di Monaco del 1972, quando un gruppo di palestinesi di Settembre Nero sequestrò la squadra israeliana uccidendo undici atleti (due subito, nove nel successivo scontro con la polizia che costò la vita anche a un agente e a cinque membri del commando). All’epoca era ai vertici della sicurezza di Fatah, partito di Arafat, che poi lo tenne al suo posto e in seguito lo promosse comandante dell’intelligence dell’Anp • «Il picchetto d’onore alla Mukata, la passatoia, la corona di fiori dell’Autorità palestinese, il corteo davanti alla tomba di Arafat, i 21 colpi sparati al cielo. E poi il saluto commosso a “un valoroso combattente della nostra causa”, nelle parole del presidente palestinese, Abu Mazen, e dal premier Salam Fayyad, assieme a tutto lo stato maggiore del Fatah. Sono stati funerali solenni quelli di Amin Al-Hindi [...] l’ultimo palestinese del commando di Settembre Nero che pianificò la strage di Monaco alle Olimpiadi del 1972, quando furono massacrati undici atleti israeliani. È stato Abu Mazen a ordinare una cerimonia di Stato a Ramallah, con toni simili all’addio già riservato [...] a un altro ideatore della strage, Abu Daud, morto a Damasco. “Questi uomini ci mancheranno”, ha detto il leader dell’Anp che era legato da antica amicizia a Hindi, nonostante l’avesse silurato dopo la morte di Arafat [...]» (“Corriere della Sera” 20/8/2010).