Enrico Franceschini, la Repubblica 24/1/2011, 24 gennaio 2011
UNA CONIGLIETTA AL COVENT GARDNER
La sua vita è stata un melodramma, era verosimile che prima o poi diventasse un´opera. Povera ma bella, diventa celebre posando nuda su Playboy e rifacendosi di continuo un seno supermaggiorato; va in sposa a un ottuagenario miliardario in carrozzella che la lascia subito vedova, ma viene privata dell´eredità dalla causa intentata dai familiari del defunto; muore di overdose in un hotel-casinò della Florida, dopo aver perso un figlio e averne dato alla luce un altro, tra ossessive cure dimagranti e cocktail di antidolorifici, circondata da un circo di speculatori, infelice e sola. Anne Nicole Smith, scomparsa quattro anni fa, era una Marylin Monroe del nostro tempo, più trash e meno affascinante dell´originale. Adesso la sua storia finisce sul palcoscenico del Covent Garden, tempio londinese della lirica: uno show vietato ai minori di 16 anni per «il linguaggio estremo, le scene di sesso, l´uso di droga». Qualcuno protesta: vicenda troppo lurida, secondo i critici. Ma la Royal Opera House replica che il suo personaggio è in linea «con le grandi eroine della lirica, Violetta della Traviata, Mimì della Boheme, Carmen di Bizet».