Enrico Franceschini, la Repubblica 24/1/2011, 24 gennaio 2011
«SALVIAMO LA FORESTA DI ROBIN HOOD». 100 VIP CONTRO CAMERON
«Signor primo ministro, non venda la foresta di Robin Hood». Cento illustri personalità britanniche, dai Vip del cinema a quelli della musica pop, dagli scrittori agli stilisti di moda, fino al leader spirituale della Chiesa anglicana, l´arcivescovo di Canterbury, hanno scritto una lettera aperta a David Cameron esortandolo a fare marcia indietro rispetto ai piani annunciati dal governo conservatore di mettere in vendita una parte cospicua del demanio forestale. Inclusa la foresta di Sherwood, i boschi in cui, secondo una leggenda ripresa da libri, cartoni animati e innumerevoli film, si era rifugiato l´arciere che rubava ai ricchi per donare ai poveri, in perenne lotta con il cattivo sceriffo di Nottingham.
Ma non è soltanto in omaggio a Robin Hood che si sono mossi i firmatari. «La vendita delle foreste è un atto miope e incosciente», affermano nella lettera pubblicata dal Sunday Telegraph. «Quei boschi fanno parte del nostro patrimonio naturale. E poi gli abitanti della Gran Bretagna, pur vivendo su un´isola, quando hanno un po´ di tempo libero preferiscono andare nelle foreste piuttosto che al mare». È vero, tant´è che il 75 per cento della popolazione, secondo un sondaggio, è contrario alla messa in vendita delle foreste preannunciata dal governo. Ci vanno a fare i pic-nic e le passeggiate, ci trascorrono il fine settimana e le vacanze: soltanto la foresta di Sherwood è visitata da oltre 500 mila persone ogni anno.
Tra i cento firmatari dell´iniziativa per salvare le foreste dalle ruspe del mercato immobiliare, una campagna lanciata qualche mese or sono dall´organizzazione ambientalista "Save England´s Forests", figurano la cantante Annie Lennox, l´attrice premio Oscar Judy Dench, gli scrittori Julian Barnes e Bill Bryson, la stilista Vivienne Westwood, l´esploratore sir Ralph Fiennes (padre dell´attore omonimo), la poetessa laureata del Regno Unito Carol Ann Duffy, l´astronomo reale lord Rees, oltre a Tony Juniper, consigliere speciale del principe Carlo per l´ambiente, e a Rowan William, capo spirituale della Chiesa d´Inghilterra.
Alcuni mesi fa il governo ha annunciato la possibilità di esplorare entro il 2015 «nuove opzioni di proprietà» per il 15 per cento delle foreste demaniali, ma più recentemente ha reso noto di valutare l´idea di vendere a privati anche tutto il restante 85 per cento. In pratica, la Gran Bretagna venderebbe tutti i suoi boschi: circa 250 mila ettari di terreni, che comprendono ben 1.500 foreste, tra cui la New Forest, la Forest of Dean e la più famosa foresta nazionale, la Sherwood Forest, un fitto bosco di oltre 42 mila ettari in cui si trovano, a parte la leggenda dell´arciere, molte querce secolari (la Quercia Maggiore è la più nota) e alberi vecchi più di mille anni.
Davanti alla protesta, un portavoce del premier Cameron ha dichiarato che nessuna decisione è stata presa e che non ci sarà una vendita indiscriminata, anche se «le cose non resteranno come sono ora». Robin Hood, per il momento, resta al sicuro tra gli alberi di Sherwood.