[ALB. MAT.], La Stampa 25/1/2011, pagina 17, 25 gennaio 2011
“Le mie serate con Carlà Musica e film italiani in tv” - Il Sarkò che non t’aspetti arriva a conferenza stampa celebrata, quando lui si fa stringere in un angolo del Salone delle feste dell’Eliseo e comincia a raccontare come passa le serate: sorpresa, in casa con Carlà, «visto che usciamo pochissimo»
“Le mie serate con Carlà Musica e film italiani in tv” - Il Sarkò che non t’aspetti arriva a conferenza stampa celebrata, quando lui si fa stringere in un angolo del Salone delle feste dell’Eliseo e comincia a raccontare come passa le serate: sorpresa, in casa con Carlà, «visto che usciamo pochissimo». E se riesce difficile immaginare M. le Président e la Première Dame davanti alla tivù come Raimondo e Sandra, è proprio così, giura lui, che i due si rilassano dopo una giornata pesante. Tanto che Sarkozy dimostra una sorprendente conoscenza del palinsesto: «Stasera alle 20,40 su Arte c’è Marnie di Hitchcock, non voglio perdermelo». Perché, va detto, il Presidente è cinefilo e si rifornisce alla Virgin sugli Champs-Elysées dove fa «acquisti compulsivi» di dvd, seguiti da abbuffate domestiche di cinema di qualità: «Mi piacciono i grandi classici di Hollywood, Hitchcock, Capra, Lubitsch. Casablanca mi emoziona sempre». Ma qualcosa di più recente, no? «Sì. Adoro Polanski. Mi è piaciuto Lost in translation di Sofia Coppola e anche L’uomo nell’ombra », cioè il film sul collega Tony Blair. E il cinema italiano? Anche qui, Sarkozy va sul classico: «I miei preferiti sono La strada , Roma città aperta , Ladri di biciclette ». Solo neorealismo? «Ma no, anche Il gattopardo . E Pasolini, anche se ammetto che in Teorema mi sono un po’ perso...». Sorpresa bis, il Presidente stravede per le serie americane e parla con competenza di aficionado di Mad Man , Dexter , Six Feet Under e perfino del polpettone peplum Rome , «purtroppo interrotto dopo due stagioni. Ma la fiction che mi piace di più è 24 », mentre The West Wing , ambientata alla Casa Bianca, «non è la mia preferita». E ammette che un sigaro, seguendo le indagini dell’agente antiterrorismo Jack Bauer-Kiefer Sutherland, ogni tanto lo accende. Però il Presidente legge anche, perché, come spiegò una volta, «non si vincono le elezioni con gli intellettuali, ma non si vincono nemmeno se sono contro di te». Dunque, ha «scoperto» Houellebecq e letto tutta la saga di Millennium , «meglio i romanzi del film». Sui libri che scottano, però, prudenza: Céline, depennato dal pantheon letterario ufficiale perché antisemita, «è un grande scrittore, ma non va celebrato per i suoi valori. E in ogni caso, il capolavoro non è Viaggio al termine della notte ma Da un castello all’altro ». Quanto a Indignez-vous , il pamphlet «anti-tutto» di Stéphane Hessel che sta dividendo la Francia, «non è un libro che consiglierei». Accanto, sempre la Bruni, in crescita nei sondaggi (piace al 66% dei francesi) e che, molti sintomi lo confermano, farà campagna per il marito nel 2012. «Ieri - racconta lui compiaciuto - siamo rimasti in casa e con Carlà abbiamo ascoltato le canzoni di Barbara». Ma quando qualcuno azzarda la domanda se sulle languide note di Barbara i due abbiano anche ballato, la risposta è secca: «Questi non sono fatti vostri». Insomma, è l’Eliseo, non Dagospia...