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 2011  gennaio 24 Lunedì calendario

Avanti popolo: un partito nella storia d’Italia - C’ERA una volta il Pci, il più grande partito comunista d’Occidente

Avanti popolo: un partito nella storia d’Italia - C’ERA una volta il Pci, il più grande partito comunista d’Occidente. Bandiera rossa la trionferà. Almeno per qualche settimana, in mostra. All’Acquario Romano (Casa dell’Architettura, Piazza Manfredo Fanti 47), fino al 6 febbraio, la rassegna ripercorre, attraverso un ricco intreccio di 1.500 immagini e documenti e oltre 200 video, il viaggio verso il sole dell’avvenire di una parte politica che ha fatto la storia d’Italia, con le sue luci e le sue ombre. Dalla fondazione a Livorno il 21 gennaio 1921 al ventennio di opposizione clandestina al fascismo. Dal “partito nuovo” di Palmiro Togliatti ai trionfi elettorali di Enrico Berlinguer. Fino alla svolta della Bolognina di Occhetto del 1989, dopo la caduta del Muro di Berlino, e al conseguente scioglimento. La mostra, che s’intitola Avanti popolo. Il Pci nella storia d’Italia e rientra nelle manifestazioni del centocinquantenario dell’Unità, racconta il partito della falce e martello così come lo vedevano i suoi militanti ma anche com’era dipinto dagli avversari politici. “Il metodo scelto affermano i curatori si è fondato su due presupposti: dare conto della straordinaria e articolata messe di documenti del Pci, espressione della sua imponente struttura organizzativa e propagandistica, raccolti soprattutto negli archivi dell’Istituto Gramsci e della Fondazione Cespe, e utilizzare al tempo stesso anche documenti che fossero sul Pci. Ad esempio, i film di degli avversari del partito comunista, come i Comitati civici, o cinegiornali dell’istituto Luce o della Settimana Incom, e inoltre i programmi della Rai”. Una mostra multimediale che è scandita da varie tappe, cronologiche e tematiche. Alcuni touch-screen sono dedicati ad esempio a “Donne in lotta”, “Partigiane e partigiani”, “Enrico Berlinguer”, “Il popolo in piazza”. L’esposizione, che dopo Roma sarà allestita anche a Livorno, Genova, Perugia, Milano e Bologna, consente più piani di lettura e mette insieme materiali diversi. Dai biglietti clandestini dei partigiani comunisti ai fotoromanzi in stile Pci, passando per le immagini dei comizi, i manifesti e i volantini di propaganda elettorale, le prime pagine de l’Unità, le vignette di Staino e Altan, cercando di non omettere nulla anche sugli aspetti più drammatici e discussi della vicenda del Partito comunista italiano. Di particolare suggestione alcuni documenti cartacei, come la prima tessera di partito del 1921, le copie ingiallite dei giornali Il Comunista o Il Soviet, i fogli con l’intervento autografo di Enrico Berlinguer alla Camera nel 1978, gli originali autografi delle lettere e dei quaderni dal carcere di Antonio Gramsci, esposti per la prima volta dal 1948.