Valentina Arcovio, Il Messaggero 24/1/2011, 24 gennaio 2011
UN INCIDENTE SU TRE PER COLPA DELL’ALCOL
Non facciamoci ingannare dalle fredde statistiche. Quando si tratta di interpretare le percentuali bisogna sempre prestare attenzione all’altro lato della medaglia. Solo in questo modo si evita di prendere pericolosi abbagli e così di essere facilmente ingannati dalle statistiche sugli incidenti stradali del sabato sera. Quelli purtroppo quasi sempre legati all’abuso di alcolici. Troppo confortanti, in realtà sono solo apparentemente positivi. Perché se è vero che il numero totale di incidenti e vittime segna un netto calo nel 2010, secondo l’Osservatorio il Centauro-Asaps, è altrettanto vero che la mattanza su strada dei più giovani sta ancora peggiorando. Così come peggiora la conta delle vittime di quel letale binomio che negli ultimi anni è diventato «alcol-guida». Secondo le stime dell’Istituto Superiore di Sanità, basate sulle dimissioni ospedaliere, la quota di incidenti correlati all’alcol si aggira sul 30%. E il 36,6% dei morti sulle strade nei fine settimana del primo quadrimestre del 2010 aveva meno di 30 anni. E mentre diminuisce il numero dei morti sulle strade italiane, secondo i dati Aci-Istat, con un calo di vittime tra 2009 e 2008 del 10,3%, i giovani vanno decisamente in controtendenza. Su 2.934 vittime e feriti, i più colpiti sono stati i giovani tra 20 e 24 anni con 316 morti. Bisogna sempre leggere anche l’altro lato della medaglia. Se infatti i dati dell’Osservatorio Centauro- Asaps ci dicono che diminuiscono del 3,8% il numero dei ragazzi con meno di 30 anni che hanno perso la vita nel 2010, non diminuiscono invece i dati sull’incidentalità notturna. Nella fascia oraria cha va dalle 22 alle 06 del venerdì sul sabato e del sabato sulla domenica, 397 persone hanno perso la vita in 353 incidenti. Rispetto al 2009, si registra un incremento dell’1,5%, ovvero 6 decessi in più rispetto alle 391 vittime delle notti dei week-end dell’anno precedente. Evidentemente il miglioramento dei controlli e l’entrata in vigore, in luglio, del nuovo codice della strada, non sono serviti a invertire il massacr o su strada dei giovani. I comportamenti a rischio sembrano rimasti invariati. E ancora una volta per capirlo basta leggere l’altro lato della medaglia. Se infatti ci può confortare il fatto che, secondo una ricerca Makno-AssoBirra condotta quest’anno, più di 1 guidatore su 3 afferma di stare attento a quanto beve, è allarmante il fatto che gli stessi non rinunciano del tutto all’alcol prima di mettersi alla guida. Gli effetti dell’alcol su strada non sembrano proprio spaventare. I giovani soprattutto. Le rilevazioni Istat indicano che oltre il 70% tra i 18 e i 24 anni fa uso di alcolici nell’arco dell’anno. Il 10% che beve tutti i giorni. Percentuale che sale a oltre il 16% se si considerano solo i maschi e supera il 22% sopra i 25 anni. Nella fascia d’età tra i 14 e i 17 anni è del 5% la quota di giovani che fa uso di alcol quotidianamente.