Maria Luisa Agnese, Corriere della Sera 23/01/2011, 23 gennaio 2011
DA LUCAS A GIBSON. LE STAR CHE CREDONO NELL’APOCALISSE DEL 2012
L’ultimo arrivato nel Club delle star che credono alla fine del mondo è George Lucas: anche lui sarebbe stato contagiato dalla psicosi del 21 dicembre 2012 e si preparerebbe a un’uscita di scena collettiva che secondo un conto alla rovescia ormai legittimo avverrebbe fra circa settecento giorni. Delle nuove ossessioni apocalittiche che tormentano il regista di «Star Wars» ne ha fatto un racconto non sbrigativo un altro regista suo adepto e ammiratore, Seth Rogen che parlando con il Toronto Sun ha spiegato che Lucas l’ha intrattenuto per quasi mezz’ora sui suoi patemi: «All’inizio pensavo che scherzasse, poi ho capito che era serio e allora gli ho chiesto se stava preparando un’astronave per salvarsi, e se mi teneva un posto. Lui mi ha risposto che non c’era nessuna astronave ma io sono convinto che in un garage ci sia una Millennium Falcon per lui e Spielberg con la quale decolleranno, mentre io salterò in aria come tutti gli altri» . Il riferimento a Spielberg non è casuale, perché l’altro grande del cinema avventuroso era testimone del racconto e roteava gli occhi quasi a dire ci vuol pazienza. E chissà dunque se anche Seth Rogen ci creda o no, o se abbia detto tutto ciò a caccia di risonanza per il suo film di super azione «Green Hornet» in uscita in questi giorni. Di sicuro però una nuova epidemia mistico-religiosa sta contagiando le star di Hollywood. Dopo le smanie induiste di Julia Roberts, le fisse cabaliste di Madonna e le devozioni per Scientology di Tom Cruise, ecco l’ondata Maya: la psicosi da fine del mondo infatti si basa sulla «profezia» del popolo precolombiano, grandi studiosi del tempo e profeti del calendario, che, secondo i loro conti, dovrebbe terminare proprio il 21 dicembre del prossimo anno. Ma se la data è chiara e definitiva, molto meno chiaro è quale sarà il fattore scatenante dell’evento, e proprio questo lato oscuro ha sfrenato le menti: il regista Ronald Emmerich lo scorso anno nel suo film «2012» lo attribuiva a una tempesta di neutrini (con relativo surriscaldamento del pianeta), azzardo che gli è valso l’Anti-Oscar di un gruppo di scienziati Nasa come «peggior film pseudo-scientifico film della storia» . Preoccupazioni che non tangono il rapper Lil Wayne che già vede segnali di apocalisse nel mondo contemporaneo come «gli aereoplani che volano dentro gli edifici, le zanzare che ti mordono e muori, e un uomo di colore e una donna che si sono sfidati per diventare presidente degli Stati Uniti» . Più in là si spinge nel suo coming out l’attore-regista Mel Gibson: «Non vorrei essere profeta di sventure, ma cos’altro è un sacrificio umano se non quello di mandare la gente a morire senza ragione in Iraq?» . Mentre una star poliedrica come Dan Aykroyd (metà dei Blues Brothers) chiama in causa gli Ufo. Più pragmatico, Ashton Kutcher, il toy boy di Demi Moore che ancora una volta si rivela donna fortunata, in quanto lui ha dichiarato a Men’s Fitness che sta mettendo a punto elaborate strategie di sopravvivenza per cercare di salvare/aiutare la famiglia quando saremo senza elettricità e quindi come morti sul fronte tecnologico. «Ora tutti i miei allenamenti fisici sono in previsione dell’ora zero» anticipa Ashton che per non farsi cogliere di sorpresa sta studiando Krav Magra, tecnica militare basata sul corpo a corpo e Bikram yoga, forma avanzata della disciplina praticata in ambiente riscaldato. A questo punto non resta che sperare nella seconda opzione, visto c’è chi sostiene che i Maya non annunciassero necessariamente una fine da big bang, ma una forte discontinuità con il passato che poteva anche presupporre un nuovo ciclo. E chissà che con ciò non intendessero una salvifica rinascita, che faccia rinsavire il pianeta.
Maria Luisa Agnese