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 2011  gennaio 23 Domenica calendario

L’IPOTESI DEL RITO IMMEDIATO FRENATA DA UN REBUS GIURIDICO —

Il premier lo teme perché già verso aprile si ritroverebbe in Tribunale a veder sfilare come testi del pm le ragazze di Arcore: ma si potrà chiedere il processo immediato a Silvio Berlusconi per le imputazioni di concussione e di prostituzione minorile? Forse sì e forse no. Il dubbio non investe questioni di merito, e nemmeno la debole pretesa di farsi inquisire dal Tribunale dei Ministri anziché dai pm milanesi, ma un problema di procedura giuridica che non trova precedenti di Cassazione benché sia piuttosto frequente nella quotidianità dei processi agli imputati "qualunque": e cioè la possibilità o meno di chiedere il rito immediato per due reati connessi nel caso in cui un reato lo consenta e l’altro no. Normalmente il pm, dopo aver depositato tutti gli atti all’indagato, chiede al gip il rinvio a giudizio, e il gip decide all’esito di una udienza preliminare che garantisce il contraddittorio tra le parti: lì valuta se vi siano elementi per sostenere l’accusa in giudizio. L’intenzione della Procura, anticipata nell’invito a comparire, è invece quella di chiedere al gip di disporre il processo con rito immediato, cioè "saltando"l’udienza preliminare, come è possibile quando la prova sia «evidente» e siano trascorsi meno di 90 giorni dall’iscrizione nel registro degli indagati (rispetto al premier indagato il 21 dicembre i pm hanno tempo sino al 21 marzo): qui il gip deve solo decidere se vi sia o no evidenza della prova, intesa non come anticipata certezza della colpevolezza dell’indagato ma come mole di indizi sufficiente a escludere che un’eventuale udienza preliminare possa subito assolverlo. Uno dei due reati contestati al premier, e cioè la prostituzione minorile, essendo sotto i 4 anni di pena, è però un reato a citazione diretta, per il quale cioè è il pm a mandare direttamente a giudizio in Tribunale l’indagato: e per i reati a citazione diretta non è consentito il ricorso al giudizio immediato. Nel caso di Berlusconi, tuttavia, la prostituzione minorile è connessa al più grave reato di concussione dei poliziotti. Che succede? Il secondo comma dell’articolo 453 dice che, «quando il reato per cui è richiesto il giudizio immediato» (la concussione) «risulta connesso con altri reati per i quali mancano le condizioni che giustificano la scelta di tale rito» (la prostituzione minorile), «si procede separatamente» . Quindi niente immediato per entrambi. I pm potrebbero però usare la seconda parte di quel secondo comma, e cioè sostenere che la separazione «pregiudica gravemente le indagini» : solo che, se «la riunione risulta indispensabile, prevale in ogni caso il rito ordinario» . E qui ricominciano i problemi interpretativi: che significa rito ordinario? Alla lettera, vuol dire fare l’ordinaria richiesta di rinvio a giudizio e celebrare l’udienza preliminare: quindi niente processo immediato. Però è anche vero che l’articolo 551 («nel caso di procedimenti connessi, se la citazione diretta a giudizio è ammessa solo per alcuni di essi, il pm presenta per tutti la richiesta di rinvio a giudizio» ) potrebbe essere richiamato allo scopo di recuperare, sotto il segno delle garanzie, la possibilità di chiedere il rito immediato al gip. Con questa argomentazione: in fondo per l’indagato un "rito immediato"(che perde la garanzia dell’obbligo di deposito degli atti all’indagato, ma almeno passa dal vaglio di un giudice) offre più garanzie di una "citazione diretta", che ha sì la fase del deposito degli atti all’indagato, ma poi è fatta dal solo pm. A complicare il tutto c’è l’intreccio con la competenza territoriale: in caso di separazione, infatti, l’ipotesi di reato di prostituzione minorile ad Arcore, che come indagine è di sicuro milanese, come processo diventerebbe invece di competenza del Tribunale di Monza. Ma anche qui c’è un ma: in teoria, una volta incardinato a Milano il processo immediato per concussione e a Monza quello per prostituzione minorile a citazione diretta, il secondo potrebbe essere riunito al primo per connessione con il reato più grave. Come si è visto, sono già almeno otto possibili varianti e subordinate. Champagne per gli avvocati. Ed è buffo che nei tribunali di ogni giorno, a dispetto di queste elucubrazioni, sia frequente assistere a giudizi immediati per reati connessi anche nel caso di fattispecie che alla lettera non lo consentirebbero: basti pensare ai rapinatori di banca con un coltellino, che ogni giorno vanno in "rito immediato"benché il delitto di rapina sia da "immediato", ma la contravvenzione della detenzione e del porto del coltellino no.
Luigi Ferrarella